Ed ecco la usuale poesia domenicale.
Buona vita a tutti voi.
Non monti né valli
Non monti né valli che orride s’aprono
Ed il cuor fan tremare di fredda paura,
Non fiumi impetuosi che precipitano in mare
Trovando così lor morte perfetta.
Né aridi deserti infuocati e dolenti
Oppure ghiacciai silenziosi e selvaggi
Che rammentano all’uomo disperato dolore
Per ciò che vuol dire finire la vita.
Non tutto questo e neppure ancora
Ciò che mente umana dai suoi mostri crea
In terribili incubi ove la ragione vacilla
Allontanarmi potranno dal mio amore per te.
Ascolta ciò che il tuo amante ha in cuore,
Non deriderlo infine né lascialo solo
Affranto e sconfitto in preda all’angoscia
Che stringe l’animo in tenaglia ben fiera.
Sorridigli un poco, vezzeggialo ancora,
Lenisci il dolore che la tua assenza gli dà;
Fa che il cuor suo alfin senta ancora
Una dolce carezza donata da te.
Bravissimo Enrico molto, molto bella, un abbraccio
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