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venerdì 2 settembre 2016

Chiccata n . 109 - Cori

Storiella kunga oggi, ma molto simpatica.
Passatevi ore serene.

Un signore entra in un bar e, rivolto al barista, dice:
-Buongiorno, vorrei parlare col gestore. E’ lei? –
-Sì, mi dica. –
-Questo pomeriggio verso le 18 verrebbe un gruppo di miei amici sordomuti. Loro si esprimono a gesti: se per esempio mostrano il pollice verso sinistro vuol dire che vogliono bere vino bianco, se invece il pollice verso è il destro,  allora gradiscono vino rosso. Se poi si portano le dita alla bocca significa che vogliono mangiare. –
-Certo, ho capito tutto, va benissimo. Non si preoccupi. –
-Dovevo esserci anch’io ma mi è capitato un improvviso impegno lavorativo. Comunque qui c’è il mio cellulare. Se ci fossero dei problemi mi chiami pure. –

Quella sera alle 18 un gruppo di persone entra nel bar e, sorridendo e gesticolando in silenzio si avvicina  al bancone alcuni facendo il pollice verso con la sinistra, altri con la destra, altri ancora portandosi le dita piegate alla bocca. Ovviamente il barista è preparato e serve senza problemi ciò che quei clienti sordomuti vogliono. Ciò si ripete per due o tre giri di bevute, allorquando tutti insieme si mettono in piedi nel centro della sala con la bocca atteggiata ad ’O’ ma naturalmente senza emettere un suono.  Stanno così per due-tre minuti e poi,  con grandi pacche sulle spalle, tornano al  bancone a bere. La cosa si ripete più volte e il barista, sconcertato, decide di telefonare all’uomo del mattino
-I suoi amici sono arrivati, spiega concitato, hanno mangiato e bevuto senza problemi, ma ora non capisco cosa fanno che è come se tutti insieme pronunciassero una ‘O’ ma senza emettere un suono… -
-Non si preoccupi , risponde l’altro, stanno cantando... -



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