La poesia di oggi noin è certo allegra. Ricordo che per scriverla trassi spunto dall'Apocalisse.
Comunque buon giovedì.
Oscuro è il cielo (un inizio di apocalisse)
Oscuro è il cielo, striato di guerra
Con cupi bagliori di sangue innocente.
Speranza non v’è e ognun ormai si pente
D’esser pur vivo su questa brutta terra.
I fiori son malati di morte e tristezza,
In fiamme scarlatte pietà arde e muore
E paiono giunte infine quell’ore
Che annuncian la fine con greve certezza.
E chissà se il dio che tutto prevede
Ancora governa su questa tempesta
Oppur se n’è andato cattivo di testa
E su un altro universo crucciato ora siede.
O notte ti prego, discendi pietosa
E tutto confondi nel tuo nero gran manto,
Così per malvagio e ben grande incanto
Scompaia la vita nell’aria fangosa.
Infine regni la morte su tutto
Cattiva sovrana che non lascia speranza
E porti nell’ora che triste s’avanza
Sciagura, sconfitta e ben grave lutto.
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