Buona giornata.
Giuseppe è quel che si dice un vitellone di provincia. Dovrebbe darsi da fare e prendere le redini degli affari e dei tanti terreni posseduti dai suoi genitori e invece si dà alla crapula e al bere restando poi a letto fino a mezzogiorno e oltre. I suoi genitori, preoccupatissimi, ne parlano al vecchio parroco che a sua volta convoca Giuseppe in canonica.
-Giuaeppe, Giuseppe, lo sai che i tuoi genitori sono in pensiero per te? Devi mettere la testa a posto, ti devi sposare! –
->Io sposarmi? E con chi? –
-Guarda, Giuseppe, ci sarebbe Maria che è un ottimo partito. I suoi genitori possiedono infatti dei terreni confinanti coi vostri. Se la sposi, dopo potete unificare le proprietà, che ne dici? –
-Mmmh, non mi piace –
-Non posso darti tutti i torti. In effetti Maria non è quel che si dice una gran bella ragazza. Ma allora ci sarebbe l’Agnese, la figlia del fornaio. È graziosa e un po’ di dote te la può portare. Che ne dici dell’Agnese? –
-Mmmh, non mi piace! –,
-Ho capito, sei incontentabile. Vuoi proprio il massimo. E allora per te ti ci vuole la Sandra, quella che alla sera aspetta i camionisti sulla statale con quegli stivaloni rossi fino al ginocchio. Con lei non bisogna parlare di dote, ma ha un corpo stupendo. E non dar retta alle malelingue: a quei poveretti che devono guidare tutta ìa notte, lei dona un momento di amore cristiano, te lo dico io! –
-Mmmh, non mi piace! –
-Ma insomma, Giuseppe, ma ci sarà qualcuno che ti piace! Dimmelo e io vedrò di appianare tutte le cose, lo sai che in paese sono ancora un’autorità! –
-Qualcuno che mi piace c’è… si tratta di Francesco, il figlio del macellaio… -
A queste parole il parroco strabuzza gli occhi, poi, riavutosi un poco, mormora:
-Ma come Francesco… ma Francesco è comunista! –
Nessun commento:
Posta un commento