Sinceramente non so se se sono molto contento che Matteo Renzi diventi segretario del PD. E' vero che Cuperlo ha il carisma di una cozza bollita e Civati, che al vostro Gufo Saggio piace assai, è su posizioni troppo di sinistra per convincere la maggioranza del PD, ma le idee politiche di Renzi appaiono un po' confuse se non addirittura contigue a posizioni di una destra estranea alla sinistra italiana. Si veda l'entusiasmo del nostro nei confronti di Marchionne o l'appoggio ricevuto da Briatore, uno che la sinistra non sa manco cosa sia.
Ma, si dirà, l'importante è sconfiggere la destra, dove c'è sempre il cavaliere o la sua progenie pronti a ricompattare l'elettorato di quella parte. E allora, lo dico a malincuore, ben venga Renzi a porre finalmente il sigillo conclusivo alla parabola del Banana e della sua corte. Del resto, per citare il vecchio Mao, non importa di che colore sia il gatto, purchè mangi il topo.
Resta però una certa dose di tristezza nel constatare come la sinistra non riesca a esprimere uomini e valori alternativi vincenti e convincenti per un nuovo modello di sviluppo della società italiana.
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