Questo spam poetico, o miei ventiquattro lettori e mezzo che mi volt bene, non lo commento proprio. Lo lascio nel mare magnum della rete come lascerei un messaggio in bottiglia.
Sborra il mio cazzo, duro e gagliardo,
Nella tua fica grondante d’umori.
Schizza una volta, schizza due volte
In frenesia assoluta e selvaggia.
Un grido emetto dalla mia bocca
Che controllare davvero non so
Ed anche tu gemi e ti muovi
In parossismo senza confini.
Poi tutto tace dopo l’orgasmo
Che ha preso noi senza riguardo
Resta soltanto nella penombra
Gioia e tristezza in dolce miscela.
Miscela che sa di zucchero e miele,
Che svanirà nell’afa di luglio
Come un sogno inventato al mattino
Che perde sostanza nella realtà.
:OOOOOOO
RispondiEliminaCommento. Miscela o melassa sdolcinata erotizzata, destinata a svanire in un’afosa giornata, magari la stessa da cui proviene il sogno inventato di primo mattino. Ma come si può inventare un sogno? Forse intendi un sogno a occhi aperti, un sogno liberatorio delle frustrazioni accumulate in campo sessuale. Ma perché quello visto come il supremo godimento deve perdere sostanza a contatto con la realtà? La risposta ce la fornisce il fondatore della psicanalisi, quando accenna appunto alla realtà inesorabile che si accanisce spesso contro le velleità della libido. buonanotte da angiolino.
RispondiEliminaCommento. Miscela o melassa sdolcinata erotizzata, destinata a svanire in un’afosa giornata, magari la stessa da cui proviene il sogno inventato di primo mattino. Ma come si può inventare un sogno? Forse intendi un sogno a occhi aperti, un sogno liberatorio delle frustrazioni accumulate in campo sessuale. Ma perché quello visto come il supremo godimento deve perdere sostanza a contatto con la realtà? La risposta ce la fornisce il fondatore della psicanalisi, quando accenna appunto alla realtà inesorabile che si accanisce spesso contro le velleità della libido. buonanotte da angiolino.
RispondiEliminasinceramente non riesco ad apprezzare come produzione poetica questa esibizione di fluidi organici, azioni e reazioni del sistema simpatico e parasimpatico, con finale malinconicamente moscio.
RispondiEliminaCerte cose è meglio sognarle che raccontarle, possibilmente viverle, ma lasciandole nella stanza dell'ineffabile.