Siamo proprio alla frutta, o forse al caffè, o addirittura all'ammazzacaffè.
Mi riferisco all'idea alquanto balzana di mettere una tassa sui cani e gatti domestici. Siamo proprio messi male se il governo tenta di fare cassa imponendo balzelli anche sui nostri amici a quattro zampe motivando la cosa con la scusa di finanziare la lotta contro il randagismo.
E allora perché non mettere anche una tassa sui canarini per combattere i guai che combinano i piccioni? O anche un balzello sui pesci rossi per finanziare le riparazioni ai disastri ecologici fatti dal pescatori di frodo? E la tassa sui criceti dovrebbe servire a combattere le pantegane che infestano e le nostre città. Il ricavato della tassa sui gufi domestici potrebbe invece andare a finanziare un fondo per rendere più luminose le notti in città.
Come si vede, l'elenco di possibili modi per tosare il contribuente come una pecora è infinito e si potrebbe continuare a lungo fino ad arrivare alla tassa sul macinato.
Sono però fiducioso sul fatto che che questa bizzarra proposta faccia la stessa fine dell'idea di tassare le bevande gassate: un po' di scalpore mediatico e poi tutto si risolve in una grande bolla d'aria, per l'appunto…
sì credo siano dei test... però in effetti sta cosa dei cani e gatti fa incazzare, ed è imparagonabile a un'eventuale tassa sui "cibi grassi". Se proprio dobbiamo dirlo poi, vorrei che l'ideatore della tassa di tali cibi fosse almeno un medico, grazie! :P
RispondiEliminal'unica tassa che risanerebbe il bilancio e porterebbe introiti elevatissimi in Italia e' quella sulla IMBECILLITA'
RispondiElimina