Non c'è che dire: il Senatur era uomo di grandi appetiti. Non gli bastava lo stipendio da senatore e da ministro, che obbiettivamente non sono proprio salari da fame.
Nossignore, per far studiare quel testa di legno del Trota si è incamerato la sommetta di 130.000 euro, sottratti alla Lega. Ma non basta, pare che il dolce figliolo abbia voluto anche una BMW e la bellezza di sette agenti personali di scorta. E poi feste, cure mediche e quant'altro.
Quello che mi colpisce maggiormente in questa vicenda è l'avidità, la sfacciataggine con cui questa gente spendeva per sè soldi non propri destinati ad un fine politico e quindi, in senso ampio, sociale.
Stupisce infatti la mancanza di etica, di principi morali come se al cerchio magico interessasse soltanto la roba, possedere delle cose avendo dimenticato la funzione di un partito.
Staremo a vedere gli sviluppi giudiziari di questa vicenda. In ogni caso a me pare evidente come Bossi & Co abbiano sfacciatamente raggirato soprattutto i loro elettori trattandoli come dei gonzi di prima scelta.
Altro che Padania libera e Roma ladrona, qui invece si può dire Vai avanti tu che a me scappa da ridere...
i loro elettori? ma cosa vuoi aspettarti da gente che si veste di verde, si mette le corna in testa e prende ampolle d'acqua sporca?
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