Per acquistare il romanzo De Villeroi Templare clicca qui

Support independent publishing: Buy this book on Lulu.

domenica 30 ottobre 2011

Ciccata n. 58 - 501° post

Il cinquecentounesimo post è una bella chiccata. Ma prima lasciatemi dire che sono orgoglioso di essere arrivato a 500 post. Quando ho iniziato, a dicembre del 2007, non avrei mai pensato di arrivare a tale cifra. Invece i post del blog sono diventati dei bei momenti di riflessione e di confronto con i miei lettori che recentemente, grazie a Facebook, sono saliti a ventisette e un quarto. 
Perciò grazie a chi commenta, a chi legge e a chi mi incoraggia a proseguire. 
Ed ora bando alle ciance ed ecco la chiccata.

Un uccellino sta sorvolando un bosco quando vede un animale:
- Tu chi sei? - chiede.
- Io sono un cane-lupo. -
- Non è possibile: o sei un cane o sei un lupo! -
- Ti spiego: mia madre era una cagna, mio padre un lupo, han fatto sesso e poi sono nato io. -
Poi l'uccellino sorvola un torrente e vede un pesce:
- Tu chi sei? - chiede.
- Io sono una trota salmonata. -
- Non è possibile: o sei una trota o sei un salmone! -
- Ti spiego: mia madre era una trota, mio padre un salmone, han fatto sesso e poi sono nato io. -
Poi l'uccellino vede un insetto:
- Tu chi sei? - chiede.
- Io sono una zanzara tigre. -
- Zanzara tigre, eh... Ma vaffanc...! -





sabato 29 ottobre 2011

La canzone del sole - Lucio Battisti

Nel quarantennale dell'uscita, vi propongo La canzone del sole di Lucio Battisti. Chi ha gli anni del gufo l'ha sicuramente cantata millanta volte, ma noto che anche per i più giovani si tratta di un evergreen sempre attuale.
Il bel video che accompagna la musica è stato postato su Youtube da satisfy84 il quale afferma essere stato Lucio Battisti il più grande cantautore italiano. Quest'affermazione, secondo me, è quanto meno discutibile: di certo però è stato molto popolare nel genere pop  melodico italiano.

mercoledì 26 ottobre 2011

Chiccata n. 57

In queste buie giornate di primo inverno e di ultimo e decadente berlusconismo un po' di buonumore non guasta, anche se questa che vi propongo oggi è una freddura terribilmente ghiacciata...

- Quanti sono gli esquimesi? -
- Non saprei... -
- Sono dodici. E come si chiamano? -
- Figurati se lo so! -
- Si chiamano Esqui-gennaio, Esqui-febbraio, Esqui-marzo...-

Siete pregati di ridere intensamente.

domenica 23 ottobre 2011

Storia vera - una bastardata

Ore 12.20 di sabato 12 agosto 2011 a Salice Terme, frazione del comune di Godiasco, più conosciuta per le terme dove molti italiani, disabili e no, vanno a curare i loro mali.
Il vostro gufo, dopo aver effettuato la sua ora di fisioterapia presso l'istituto Don Gnocchi, decide di prendersi un Crodino insieme a Irene, la sua fida accompagnatrice.
Nel "centro" del paese tutti i posteggi sono occupati, compresi quelli riservati ai disabili, categoria cui appartiene, ahilui, il vostro gufo. Resta libero un posteggio merci che, data l'ora e il giorno, non serve a nessuno. Il vostro gufo, fidando nella comprensione delle locali forze dell'ordine,  decide di parcheggiare la propria Yaris, munita di regolare ed ufficiale contrassegno disabili, proprio su quel posteggio. E' vero, pensa, non si dovrebbe, ma non intralcia il traffico, non  nuoce nè dà fastidio ad alcuno... per quindici o venti minuti non cascherà il mondo. E poi il bar è lì vicino: l'eventuale vigile  lo può agevolmente rintracciare.
Ma il vostro gufo non ha fatto i conti col sig. Terzelli, capo dei vigili di Godiasco ed evidentemente uomo tutto d'un pezzo, con poche idee non si sa quanto chiare che, rilevata l'infrazione al codice della strada commessa dal vostro gufo, gli appioppa una multa per divieto di sosta ma, molto  furbescamente, non lascia neppure il biglietto di contravvenzione sotto il tergicristallo impedendo in tal modo ogni possibile  contestazione.
Il risultato è che dopo un mese il vostro ignaro gufo si vede arrivare a casa la notifica di una multa di 54 euro che il gufo pagherà, ma con la convinzione di essere stato vittima di una vera e propria bastardata.
Se condividete tale opinione siete pregati di far girare questo post eventualmente commentandolo.

Spam poetico: Oblio

Sta diventando veramente un bel blog di poesia. Luca Valerio è assiduo collaboratore e presto avrete sue notizie. Poi c'è il vostro gufo saggio. Aspettiamo Marco Gasperini, valentissimo poeta anche lui, che mi ha promesso di scrivere qualcosa appositamente per questo blog.
Per intanto godetevi questo ultimo componimento del vostro gufo. Ha un titolo che, spero, non dimenticherete facilmente...


Oblio

Quanto tempo è
Che te ne sei andata
Più non rammento:
Saran anni o mesi.
E tutto il fiume
Dei minuti e secondi
Ha scavato in me
Caverne silenti
Di oblio nascosto
Ove regna sovrana
Indifferenza in assoluta maniera.

Si è sciolto il pianto
Per la tua lontananza
Ed anche disperazione
Che m’aveva preso
Ha tolto l’assedio
Alle città del mio cuore.

Vano è ora rinfocolare amore
O dolce rimpianto
Che fiacco ti rende
Quando il giorno agonizza
E  il buio s’appressa:
In un balenio di ombre furtive
Il tuo ricordo pian piano
Scivola lentamente
Al di fuori di me.

lunedì 17 ottobre 2011

Spam poetico: Ovunque tu sia

I dodici versi di questo mio ultimo componimento ve li do,  cari miei ventiquattro lettori e mezzo che mi seguite, senza alcun commento.
A voi il compito di leggerli ed eventualmente commentarli e giudicarli.


Ovunque tu sia

Ovunque tu sia un poco m’appartieni
Per tutto l’amore che alfin t’ho donato,
Per tutti i momenti intensi e sicuri
Che abbiamo vissuto in amplessi sensuali.

Ovunque tu sia non c’è la lontananza
Perché io ti sento per sempre vicina
In una dimensione al di là del reale
Che annulla per incanto il tempo e lo spazio.

E sia questo amore forse un po’ rugginoso
Che va al di là del bene e del male
Mio eterno compagno nel divenir della vita
Che ancora si frappone alla mia eternità.

domenica 16 ottobre 2011

Spam poetico: Non ho più gli occhi ormai, né le parole - Luca Valerio



Luca Valerio è già stato ospite di questo blog lo scorso 25 settembre con una bellissima poesia dal titolo Non fingo d'esser matto. 
Oggi ci regala un'altra sua lirica che al vostro gufo è piaciuta assai. Spero che anche voi, miei ventiquattro lettori e mezzo che seguite il blog, condividerete il giudizio del vostro gufo.


Non ho più gli occhi ormai, né le parole

Non ho più gli occhi ormai, né le parole,
perché ti sento prossima e latente:
son qui. Ti sto aspettando. E non c'è rotta:
ti porto dove curvano le stelle,
disperse in un tramonto di frontiera.
La luce che m'illumina è la luna,
che è magica e, se mente, non ha strade,
ma dedali e il tuo volto in dissolvenza,
parabola d'un sogno.
Ti sovrapponi a sguardi sincopati
e sembro il tuo passato e il tuo futuro
ch'arriva. E siamo ignari della meta
perché, sul filo, è un brivido e s'accende
la voglia dei ricordi che verranno.
Non ho più forze ormai, ma le ferite
che tu mi lasci in pegno. O mi regali.
Le curi, quando vuoi. Ti contraddici
e fabbrichi illusioni. È una poesia,
congiunta a una carezza incerta ed aspra,
a labbra avvicinate d'innocenza,
a sillabe, per fretta, mal disposte,
a lingue senza troppo compromesso,
che fa fuggire in sogno
se il limite che c'è, si fa sottile
e poi scompare. È un unico pensiero:
si forma, si confonde. E non è Storia.
O Carne. O Mani. O Pioggia che dilava.
Ma arcobaleni estremi in equilibrio.
Non ho più dubbi ormai, né più ti temo,
libellula distratta e incantatrice,
che giochi fra pulsioni irrazionali.
Lo so: ti fa paura un'emozione
che sosta sul confine d'un'idea,
ma resta un solco che potrai riempire
negli attimi sottili. E sono vecchio:
con gli occhi stanchi e ho voglia d'abbracciarti,
per respirarti in sogno.

sabato 15 ottobre 2011

Vogliamo le dimissioni del capo della Polizia

Al momento in cui scriviamo, ancora non sono chiare tutte le dinamiche degli scontri e delle devastazioni perpetrate oggi a Roma durante il corteo degli Indignati.
Tuttavia, memori di quello che successe dieci anni fa a Genova durante il G8, il minimo che si può dire è che la Polizia è apparsa totalmente incapace a fermare una minoranza abbastanza esigua di teppisti che hanno messo a ferro e fuoco la città bruciando auto e spaccando vetrine senza colpo ferire.
Ovviamente c'è un'abbondante dose di impreparazione e ingenuità da parte degli organizzatori della manifestazione i quali non hanno previsto un servizio d'ordine che tenesse a bada e isolasse i facinorosi e i provocatori che inevitabilmente si sarebbero infiltrati nel corteo. Tuttavia la Polizia è apparsa drammaticamente non all'altezza di controllare la situazione e di arrestare i violenti.
Quindi, delle due l'una: o la Polizia era impreparata a gestire una manifestazione peraltro annunciata da molto tempo, oppure ha tollerato e addirittura provocato i suddetti incidenti per ragioni politiche.
In entrambi i casi il capo della Polizia si deve dimettere per manifesta incapacità o per alto tradimento, ed è quello che chiede il vostro gufo saggio.


P.S.: Con tutto il cuore mi auguro che si tratti di grossolana impreparazione, ma, avendo bene impresso nella memoria ciò che successe nel 2001 a Genova, non ne sono per niente sicuro.

Quello che le donne non dicono - Fiorella Mannoia

Voglio dedicare questa bellissima canzone a tutte le donne, giovani e meno giovani, che hanno la compiacenza di seguire questo blog, con la speranza di sentirmi dire qualche altro sì da loro anche se stanche ed amareggiate.
Video postato su Youtube da cristallodicarbonio.

martedì 11 ottobre 2011

La pelle dura del Cav. Banana

Bisogna riconoscerlo: il cav. Banana ha la pelle proprio dura.
Nessun'altro sarebbe riuscito a sopravvivere politicamente alla miriade di scandali  e processi in cui è coinvolto. Invece lui, che la morale se la mette sotto ai piedi, resiste impavido ed anzi ordina ai suoi scherani di comprare letteralmente i dissidenti che incominciano ad esserci anche all'interno del PDL.
Che dire... un genio del male che sta lottando disperatamente per la propria sopravvivenza non solo politica ma anche giudiziaria. E, a tale scopo, usa mezzi che definire spregiudicati è un dolce eufemismo.
Altro che casta, il sistema del Berlusca si fonda su una diffusa corruzione e correità alle vicende penali del premier e nulla importa se nel frattempo l'Italia avrebbe bisogno di altra guida.
Sarà dura mandarlo a casa facendo breccia in questo sistema di potere che, non esito a dire, ci porterà alla rovina.

domenica 9 ottobre 2011

A cimma - Fabrizio De Andrè

Stranamente A cimma, canzone di Faber del 1991, è meno conosciuta di molte altre. Forse anche a causa del dialetto genovese non proprio comprensibile a tutti.
Invece io la ritengo molto bella ed evocativa.  Pare proprio di vederlo questo piatto principe della cucina genovese e ligure in generale.
Per questo, oggi ve la propongo in un video potato su Youtube da fabrizio95deandre.
Il video non è gran cosa, ma vale comunque la pena di stare a sentire questa meravigliosa e poetica canzone.


sabato 8 ottobre 2011

Chiccata n. 56

Povero blog, dimenticato per tutto questo tempo... Ma a volte, purtroppo, succede di non avere tempo o voglia di scriver alcunché.
Mi faccio perdonare questa assenza proponendo ai miei ventiquattro lettori e mezzo una bella chiccata. Orsù dunque, buone risate.

Dopo aver fatto sesso, lui guarda teneramente lei e le dice:
- Ti chiamerò Eva... -
- Eva? E perchè? Mi chiamo Caterina! -
- Sì, lo so, ma per me sei la prima. -
- Ah, capisco. E allora io ti chiamerò Peugeot! -
- Peugeot, e perché? -
- Perché sei il 206... -

Buona giornata a tutti!

lunedì 3 ottobre 2011

Mio fratello che guardi il mondo - Ivano Fossati

Giusto ieri sera Ivano Fossati,  notissimo cantautore genovese, ha annunciato il proprio ritiro dalle scene musicali.  Continuerà ad occuparsi di musica senza però impegnarsi in massacranti turnée e senza pubblicare ulteriori cd dopo l'ultimo dal titolo Decadancing.
In suo onore propongo Mio fratello  che guardi il mondo, poesia musicale tratta dall'album Lindbergh del 1992.
Video postato su Youtube da gnomo62.

domenica 2 ottobre 2011

The sound of silence - Simon & Garfunkel

Colonna sonora del film cult Il laureato, La canzone che vi propongo oggi è stata un gran successo a livello mondiale che ha fatto conoscere il duo Paul Simon e Art Garfunkel.
The sound of silence è del 1964, ma il video live postato su Youtube da fritz51139 è di due anni dopo. 
Buon ascolto col Suono del silenzio. 

sabato 1 ottobre 2011

Spam poetico: Cazzo furente

Spam erotico alquanto questo che inaugura il mese di ottobre. Rivendico infatti per chi scrive versi il diritto di avventurarsi anche nel campo dell'eros più spinto e di usare parole decisamente hard.
Ma basta: se avete voglia leggetevi questa poesia e sappiatemi dire se è di vostro gradimento.


Cazzo Furente

Non voglio che tu mi prometta un amore
Profondo e smaltato
Fatto di calde romanticherie
E di innamoramenti al chiaro di luna.

Oppur di  momenti di rara magia
In cui tenerezza-
È compiaciuta sovrana
Che ci copre tutti di zucchero e miele

No, io da te voglio solo del sesso
Caldo bollente
E assai fantasioso
Che mi porti infine a un orgasmo rabbioso.

Cazzo furente è infatti il mio membro
Che nulla comprende
E niente capisce
Se non soddisfare il suo istinto bestiale.

Pertanto spogliati e allarga le gambe
In vera orgia che pari non ha.
Così il mio  cazzo furente e selvaggio
Addomesticato alfine sarà.