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lunedì 28 marzo 2011

A proposito di nucleare, di progresso e di morte

L'amico Gianfranco Uber, vignettista di valore, commenta così l'idea di progresso e di nucleare ai giorni nostri.
Inutile commentare che la vignetta  è efficacissima e suscita riso a denti stretti ed anche un po' di preoccupazione.
Trovate questa ed altre vignette nel suo blog raggiungibile cliccando qui.


venerdì 25 marzo 2011

Le vingt-deux septembre - Georges Brassens

Non è settembre, anzi. E' appena iniziata la primavera. Ma il vostro gufo vi propone, nel trentennale della morte di Georges Brassens, avvenuta il 29 ottobre 1981, questa canzone tipicamente autunnale e, devo dire, molto toccante. Brassens è stato un cantautore molto ammirato e tradotto da Faber. Non credo però che questa canzone abbia mai avuto una traduzione italiana.
Ascoltatela e, se volete, scrivetemi i vostri commenti. Ma ascoltatela fino in fondo e  ditemi se a volte non è vero che c'est triste de n'etre plus triste sans vous.
Video postato da nadiaflower su Youtube.

domenica 20 marzo 2011

L'ignoranza dei nostri politici e l'unità d'Italia

C'è di che trasecolare di fronte alla crassa ignoranza di molti nostri politici. E non tanto per lacune storiche  certamente esecrabili ma sempre possibili, quanto per la totale incapacità di informarsi e di vivere in prima persona  l'attuale momento politico. Possibile che questa gente, leggendo il giornale con le recenti polemiche leghiste non abbia neanche provato la curiosità intellettuale di capire perchè venivano innescate? Possibile che non si siano neppure chiesti il perchè di tante manifestazioni e di una festa lavorativa il 17 marzo? E la cosa, ahimè, coinvolge anche politici di primo piano  come la Bindi, la Santanchè o addirittura Fabio Mussi, ex ministro all'istruzione.
Il gufo saggio è senza parole nche perchè di fronte a certe risposte cadono proprio le braccia.
Guardate il video postato su Youtube da CumoTV e se volete lasciate un commento.


venerdì 18 marzo 2011

Spam poetico: Notte fonda

Finalmente, direte voi, o miei ventiquattro lettori e mezzo che mi volete bene. E in effetti uno spam poetico mancava da tempo. Godetevi quindi questa Notte fonda scritta per l'appunto in un momento d'insonnia del vostro gufo.


Notte fonda

Profonda e solenne è questa notte
Che nasconde ogni residuo di vita
Chiamando a raccolta un buio assai fondo
Che invera per poco un allegoria della morte.

Acquarello assai fosco e bigio e sconvolto
È questo tempo che ognor si dilata
E che ingrandisce in modo cattivo
La percezione di una fine che pace non ha.

E tu temi sempre che il sonno che arriva
Porti con sé in un nero fardello
L’ultima ora della tua vita mortale
E che non vi sia risveglio per te.

O tu, notte mia, sii un poco più buona
Cacciando lontano questi tristi pensieri,
Portami in dono un sogno gradito
Che sappia di pace, amore e pietà.

Intento a sognare le tue dolci cose
Ogni paura scacciata sarà
E con luce rossa annunciante la vita
Pian piano mattina invero verrà.

giovedì 17 marzo 2011

Riflessioni sull'unità d'Italia

Il gufo saggio non è mai stato un gran nazionalista. Anzi, quando era più giovane plaudeva all'unità internazionale del proletariato contro le diverse borghesie nazionali e nazionaliste che spesso han mandato a morire tanti giovani solo per bassi interessi di bottega.
I tempi sono cambiati, quegli ideali non ci sono più, ma in ogni caso io aborro quelle manifestazioni dell'orgoglio nazionale dove la retorica più bieca la fa da padrona. Tuttavia penso  che sia giusto festeggiare il 150° anniversario dell'unità d'Italia che ricorre oggi.
Lo è perché in qualche modo dobbiamo riconoscere il sacrificio di sangue che tanti nostri avi compirono per un nobile ideale. Non so sinceramente se oggi saremmo così tanto coraggiosi e disinteressati.
Ma lo è anche e soprattutto da un punto di vista politico per riaffermare un'unità di intenti e un senso di solidarietà fra tutti gli italiani, dalle Alpi  a Lampedusa che oggi appare gravemente messe in discussione dalla Lega di Bossi. La politica portata avanti da questo partito appare improntata infatti a scorporare lo stato italiano in diverse entità nazionali senza alcun rapporto fra di loro, senza che vi sia quello scambio culturale e sociale che è il sale di ogni nazione. Il tentativo della Lega appare orientato a staccare la cosiddetta Padania dal resto dell'Italia creando uno stato indipendente senza contatti col resto della penisola. Il famoso federalismo, concetto di per sè non privo di positività, appare, nelle parole e nei comportamenti di molti leghisti, una specie di grimaldello per scardinare l'unità nazionale creando appunto lo stato padano e al diavolo l'Italia e la solidarietà fra zone ricche e zone povere del nostro paese,
Ecco, direi che bisogna lottare contro questa non-cultura dell'egoismo, dell'intolleranza e della paura del diverso che ci fanno arretrare culturalmente e socialmente in tempi bui e lontani.
Il modo migliore di festeggiare questa giornata è, secondo me, di ricordare che senza solidarietà la nostra società è più cattiva e senza speranza sottolineando anche che un momento di unione e di confronto fra le diverse realtà italiane è  non solo auspicabile ma addirittura doveroso.
Perciò, senza retorica, viva l'Italia e viva la sua unità fatta di cento e cento differenze!

domenica 13 marzo 2011

Sogna ragazzo sogna - Roberto Vecchioni

Non ha sicuramente aspettato l'ultimo Festival di Sanremo il vostro gufo per apprezzare Roberto Vecchioni. Già in precedenti post, infatti, vi ho proposto alcune belle sue canzoni.
Oggi vi propongo Sogna ragazzo sogna, canzone di un po' di tempo fa, ma sempre bella e attuale. Soprattutto in questo momento politico di buio per l'Italia che stiamo attraversando, tra scandali sessuali, corruzione dilagante e con briganti o presunti tali che vorrebbero riscrivere a loro uso e consumo le regole del vivere civile.
Il video è stato postato su Youtube da siride


giovedì 10 marzo 2011

Antica Latteria Buonafede

È vero, è tanto che il vostro gufo saggio manca a recensire i localini caratteristici del centro storico di Genova. Forse mancava la materia prima, o forse, più probabilmente, il giusto stato d’animo per godere appunto di un bel baretto dei tanti che pullulano nei vicoli della città vecchia.
E non è stato necessario fare molta strada sul gufo scooter per scovare una cosa interessante, una mescita di lusso gestita da gente veramente simpatica. Sto parlando infatti dell’Antica Latteria di Buonafede, storico locale in via Lomellini 3r,qui a Genova, quasi all’angolo di piazza fossatello, a un  passo dall’abitazione del vostro gufo. Chiusa e poi ristrutturata da non molti anni, ora l’Antica Latteria si presenta come un piccolo ma lindo baretto con piastrelle bianche fino quasi al soffitto e arredi interni anch’essi bianchi ed arancione. Come arancione è la divisa dei due gestori, Luca e Nando, che per inciso sono anche fratelli.
Nel loro locale ho trovato cose di un’altra epoca, ovvero le granite e i ghiaccioli Conti, sempre uguali come quarant’anni fa nel tentativo di arrivare a simulare la staticità dell’infinito di Parmenide.
Ma bando alla filosofia, vecchio e mai rinnegato amore del vostro gufo; veniamo a cose più prosaiche, che la Latteria Buonafede non è posto di grandi discorsi. Ed infatti la piccolezza del locale non permette soste prolungate,  ma certamente offre al viandante affaticato un attimo di requie nel flusso degli affari di tutti i giorni. E certo, a parte un’ottima bonarda e un altrettanto buon vino  bianco, puoi trovare a mezzogiorno piatti particolarmente ben fatti provenienti dalla vicina rosticceria della Maddalena, ex Vitale,  marchio di garanzia di cose ben fatte.  Oppure anche insalate e panini niente male. Se poi hai sete e fa caldo, puoi chiedere la gazosa o il chinotto Lurisia, entrambi presidio slow-food.
Insomma, un simpatico locale fatto per gente frettolosa che però si vuole bene e che potrà passare in santa pace i pochi minuti della pausa pranzo o del caffè mattutino o pomeridiano.
Quando poi non fa freddo, potete anche sedervi ai due tavolini posti al di fuori, sull’angolo di via Lomellini e piazza fossatello ad osservare i traffici  di quella parte di mondo.
Non recatevi però in latteria per aperitivi strani. Quelli, Luca e Nando non li fanno anche perché l’ora di chiusura è fissata per le 19 e prendere un aperitivo alle 17, insomma, non sta bene.
La Latteria di Buonafede è aperta tutti i giorni feriali, compreso il sabato, dalle 8.30 fino appunto alle 19 circa. La domenica invece, se volete bervi il gottino di vin bianco dopo la messa, potete farlo fino alle canoniche 12.
Gli amici in carrozzina, ahimè, dovranno accontentarsi del dehors che uno scalino in discesa impedisce la piena accessibilità del locale. Il bagno è inesistente.

martedì 8 marzo 2011

Chiccata n. 52

E per ridere un po', vi propongo la cinquantaduesima chiccata, Chiccata invero un po' osée, ma insomma, siamo tutti adulti e vaccinati...

- Sai perché le donne indiane camminano a gambe larghe? -
- No. Perché? -
- Perché hanno la fica d'india! -

Buon 8 marzo a tutte le donne, indiane e no.