Lo spam poetico di oggi non è del gufo saggio. La poesia che vi propongo è di Gianfranco Crosta, ex-collega ed amico del vostro gufo.
Poesia leggera, lieve e venata di toni melanconici. Ma eccovela per intero.
Lascia che sia
Lascia che sia
il vento
con le sue dita delicate
a portare le foglie
nello stupore del mondo,
lasciale dondolare
come i tuoi pensieri,
volare via,
cercare
il sole e il profumo
di un tempo in cui non eri,
in cui non ero
ed io
altro ero,
altro sarò
mare pagano,
onda di colore,
selvaggia terra d’ambra,
gabbiano,
bianca signora di Provenza,
gigliato cavaliere
Oh come le ore volano
tra le mie dita
ogni passo è ancora stupore
ogni passo è già un ricordo
tu non sei più
e loro
ad ogni passo
altro sono,
ed io,
altro ero,
altro sarò,
forse nebbia,
forse profumo di mosto,
forse foglia,
dolore,
amore,
poi
resterà solo il vento.
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