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domenica 27 febbraio 2011

Il comportamento mafioso della Chiesa

Fa piacere alla Chiesa ufficiale che il cavalier Banana rimanga  a Palazzo Chigi. In fondo, le alte gerarchie ecclesiastiche sanno che finchè c'è lui potranno ottenere quello che vogliono: esenzione ICI, 8 per mille, leggi contro la libera scelta per il fine di vita, leggi anti-gay e chi più ne ha più ne metta. Chissà, forse si riuscirà a mettere in discussione la legge sull'aborto e finanche il divorzio.
E non importa che il Banana sia un puttaniere di primo grado, corruttore e abbia delle opacità di comportamento che dire inquietanti è un eufemismo. L'importante è che rimanga debole e ricattabile come lo è ora in modo da ottenere il massimo da lui e trasformare l'Italia in una repubblica clericale al pari dell'Iran di Khomeini.
Peccato che in tutto questo discorso i cardinali e vescovi italiani si mettano sotto i piedi l'alto valore morale che dovrebbe ispirare la loro azione. In questo la Chiesa ufficiale non si discosta per nulla dal comportamento di quei preti che in Sicilia accettavano l'elemosina e non lesinavano cerimonie ed assoluzioni a mafiosi notoriamente assassini o strozzini o comunque malavitosi, magari rifiutandole a chi  si era macchiato dell'orribile peccato del divorzio.
Non esito a definire questo atteggiamento mafioso o quanto meno correo alla mafia strettamente intesa o alla mafia di potere che attualmente ci governa. 

2 commenti:

  1. se partiamo dal presupposto che la chiesa cattolica di roma con i suoi prelati nulla ha a che vedere con il messaggio evangelico, ci spieghiamo molte cose... non attribuiamole più quello che ha perso da secoli, e che sopravvive - forse - in alcuni preti coraggiosi...

    grazie a dio sono ateo.

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  2. grazie a dio, c'è qualche altro ateo
    oltre me ;-)

    maurizio/krug

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