Qualcuno, forse a ragione, mi ha detto che le ultime poesie erano un po' troppo sdolcinate. Così ecco, o miei ventiquattro lettori e mezzo che mi seguite, un tema decisamente strong e molto poco zuccheroso: il sesso.
Ma non aggiungo altro lasciando a voi l'onere e l'onore di lasciare un commento dopo la lettura, se ne avete voglia.
Le mie erezioni
Non sono di certo le mie erezioni
Così spaventose e audaci davvero
Da rassomigliare in modo perverso
A quelle che ha Rocco Siffredi.
Né tantomeno io posso affermare
Di avere un cazzo tanto grosso e potente
Da durar tanto a lungo eretto e ben dritto
Sì da soddisfare un battaglione di donne.
Non è uno sventra papere famelico alquanto
Ciò che io ho tra le gambe e le palle
Che mi tira e molesta insaziabile sempre
Agognando per sé post-orgasmica pace.
No, il mio membro è abbastanza normale
Con i suoi alti e bassi come ogni mortale
Anche se invero è sempre contento
Di veder la tua passera umidiccia e accogliente.
Perché tu lo sai che comunque andrà
Un orgasmo io avrò, e tu insieme a me:
Sarà forse breve ed uno soltanto
Ma infin perverremo alla sommità del piacere.
Sia pure per poco ed in un vacuo momento
La tua fica e il mio cazzo felici saranno
A raggiungere insieme in copula amica
Una lieve parvenza di eternità.
Belin Gufo saggio, qui ti sei lanciato in una perorazione copulatrice con alta poetica e bassa pulsione. Cosa sei sulle orme di Retif de la Brètonne?
RispondiEliminaCiao
hmmm chicco niente dolcezza sta volta...? grande rocco siffredi però :)
RispondiEliminajuliette
sulla qualità formale della lirica mi trova consenziente il commento di giorgio, il contenuto
RispondiEliminami suggerisce l'esistenza di una piccola contraddizione fra gli implorati coiti con più femmine di una precedente composizione e il normale standard riscontrato con la tua partner fissa. amigu, se il boscotto lo intingi regolarmente cosa vai cercando? sei già un privilegiato rispetto a quelli che, come me, le partner fisse o variabili se le devono solo immaginare perchè non le beccano neanche in punto di morte. l'invidioso diavoletto.