Con un po' di ritardo, ecco un bello spam poetico fresco fresco per i miei ventiquattro lettori e mezzo che mi vogliono bene.
Leggetelo, o miei cari amici, e, se non siete troppo tristi, commentatelo. Forse strapperete un sorriso al vostro gufo saggio.
La mia tristezza
Non è troppo cupa né selvaggia né fiera
Questa tristezza che sempre mi prende
Quando la mia mente divaga infinita
Ed il pensiero a te io rivolgo.
Di certo il cuor mio in mille ambasce non è
Né sprofonda sperduto in abissi funesti
Allorquando il ricordo che io ho di te
Ritorna con forza ben nitido e chiaro.
No, la mia tristezza assomiglia piuttosto
A nebbia autunnale che lentamente discende,
Che tutto ricopre nel suo etereo manto
Facendo sparire ogni cosa che vive.
Ed in questo mondo irreale e fittizio
Malinconia mi prende con le sue dolci mani
Ed il rimpianto per ciò che è stato
Mi avviluppa del tutto come tela di ragno.
Rimpianto per te, per la nostra storia,
Per tutte le occasioni per un soffio perdute,
Per tutto quell’amore andato sprecato
E infine buttato come inutile cosa.
Si nutre di ciò la mia dolce tristezza
Fedele compagna del mio tempo futuro
Amica silenziosa ma sempre presente
Fino alle soglie della mia eternità.