Per iniziare bene la settimana, eccovi un bello spam poetico come da tempo non ce n'era.
Per la verità. la poesia è un po' inquietante. Parla di una fine del mondo e quindi di morte e distruzione, ma non dovete prendere troppo sul serio i poeti: spesso raccontiamo frottole...
Buona lettura, cari lettori.
Apocalisse
Venga feroce un onda dal mare
E tutta travolga questa città.
In un gorgo cupo maledetto e violento
Si spenga infine ogni cosa che vive
Un fuoco maligno e fiero e funesto
Bruci tutto il mondo e sconfigga la vita
E tutta la cenere sia quindi dispersa
Da un vento furioso proveniente dal mare.
E tu che bestemmi e che bevi vino
Stai pure certo che non avrai scampo
Ma come l’uomo pio o il bimbo innocente
Troverai fine atroce e selvaggia.
Su tutto poi regni la Morte sovrana
Con ghigno cattivo e falce affilata
Ed il suo dominio non abbia a finire
Ma tutto sia a lei sottoposto.
Perché Apocalisse non risparmia nessuno
Ed è ciò che accade al limitar della vita:
Dopo di lei tutto il mondo si spegne
Ed un Caos cattivo per certo trionfa.
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