Patetico. Curare l'aids con il preservativo è come curare il tumore con l'aspirina. Bisogna capire che il preservativo è un prodotto progettato per impedire i concepimenti non per prevenire le malattia a trasmissione sessuale. Esiste quindi una inefficcacia intrinseca nello strumento. Basti pensare che: -il profilattivo viene garantito con una pur minima percentuale di errore, diciamo anche solo l'1% - il periodo di fertilità della donna è circa un paio di giorni al mese - il virus dell'hiv non conosce pause mensili - la percentuale di fallimento per l'aids è già del 15% - a questo aggiungiamo l'irresponsabilità dovuta all'assenza del deterrente psicologico, per cui se prima il numero dei rapporti a rischio era ad esempio 1000 ora (facendo credere che con il profilattico siamo al sicuro) il numero si amplifica anche di dieci volte. - quindi se su iniziali 1000 rapporti 150 producevano contagio ora su 10000 i contagi, nell'unità di tempo, diventano 1500. - risultato più profilattici=più contagi. - esiste solo una soluzione concreta al problema aids: vita morigerata, nessun rapporto a rischi, partner unico e fisso. Il resto è degno di un tribunale internazionale per incitamento alla pandemia.
se ti tagli il pisello è ancora meglio, caro anonimo che non ti firmi. temo però che non molta gente sia disposta a farlo. e allora? allora sminuire l'importanza di fare sesso protetto solo per questioni ideologiche è da criminali. ed è doppiamente criminale farlo nei confronti di popolazioni culturalmente arretrate. la strada che porta alla morigeratezza, alla castità ecc. ecc. è tutta in salita e dì dubbio successo. nel frattempo cosa facciamo, li facciamo ammalare tutti? pazienza, la chiesa ha tanti crimini da farsi perdonare, e questo è l'ultimo della serie, ma tanto, uno in più o uno in meno, che vuoi che sia...
Patetico.
RispondiEliminaCurare l'aids con il preservativo è come curare il tumore con l'aspirina.
Bisogna capire che il preservativo è un prodotto progettato per impedire i concepimenti non per prevenire le malattia a trasmissione sessuale.
Esiste quindi una inefficcacia intrinseca nello strumento.
Basti pensare che:
-il profilattivo viene garantito con una pur minima percentuale di errore, diciamo anche solo l'1%
- il periodo di fertilità della donna è circa un paio di giorni al mese
- il virus dell'hiv non conosce pause mensili
- la percentuale di fallimento per l'aids è già del 15%
- a questo aggiungiamo l'irresponsabilità dovuta all'assenza del deterrente psicologico, per cui se prima il numero dei rapporti a rischio era ad esempio 1000 ora (facendo credere che con il profilattico siamo al sicuro) il numero si amplifica anche di dieci volte.
- quindi se su iniziali 1000 rapporti 150 producevano contagio ora su 10000 i contagi, nell'unità di tempo, diventano 1500.
- risultato più profilattici=più contagi.
- esiste solo una soluzione concreta al problema aids: vita morigerata, nessun rapporto a rischi, partner unico e fisso.
Il resto è degno di un tribunale internazionale per incitamento alla pandemia.
se ti tagli il pisello è ancora meglio, caro anonimo che non ti firmi. temo però che non molta gente sia disposta a farlo.
RispondiEliminae allora? allora sminuire l'importanza di fare sesso protetto solo per questioni ideologiche è da criminali. ed è doppiamente criminale farlo nei confronti di popolazioni culturalmente arretrate.
la strada che porta alla morigeratezza, alla castità ecc. ecc. è tutta in salita e dì dubbio successo. nel frattempo cosa facciamo, li facciamo ammalare tutti?
pazienza, la chiesa ha tanti crimini da farsi perdonare, e questo è l'ultimo della serie, ma tanto, uno in più o uno in meno, che vuoi che sia...