Ieri sera ennesimo incontro di cafè philo a Genova presso il locale Oltreconfine in piazza S. Lorenzo. Questa volta conduceva la brava psicofilosofa Vesna Bijelic forse dal carattere un po' meno travolgente di quello di Giusy Randazzo, ma sicuramente competente e capace.
Anche perchè il tema non era per niente facile. Riguardava la felicità e la possibilità di essere felici.
Una trentina di persone ha dato vita ad un dialogo serrato e coinvolgente per più di un'ora e arduo sarebbe riportare tutte le posizioni dei diversi interlocutori.
Su questo suo blog il gufo saggio vuole solo riportare per i suoi ventiquattro lettori e mezzo la riflessione che si comprendono appieno i momenti di felicità vissuti, allorquando sopraggiunge l'infelicità.
E allora, o mio manipolo di lettori, il gufo saggio vi chiede: se ciò che ho appena detto è vero, la piena felicità appartiene al mondo del ricordo?
certo l'infelicità serve a misurare la felicità, così come il bianco giustifica il nero, il dolce l'amaro e il freddo il caldo. non per questo però l'infelicità deve essere successiva al fine di farci comprendere a pieno la felicità. chi vive stati d'animo diversi, passando nel tempo dalla felicità all'infelicità e viceversa, ha gli strumenti per godere dei momenti di felicità, che può vivere nel momento stesso, in contrapposizione ad altri - diversi e precedenti - momenti di infelicità.
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