mercoledì 29 ottobre 2008
La nuova dittatura del ducetto di Arcore
martedì 28 ottobre 2008
Spam poetico; Come un vestito
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Come un vestito
Come un vestito questa poesia
Ti copra e protegga dal tempo che va,
Ti salvi e ripari dal freddo pungente
Di una notte che cade nell’inverno più fondo.
Siano per te questi miei dolci versi
Riparo assai tenue ma forte e fiero
Che ti doni riposo e gradito ristoro
Come casa che ispira una pace assai grata.
Ed ancora vorrei che queste mie parole
Diventino cibo ed acqua e vino
Per renderti sazia e mai più soffrire
Di ciò che di brutto ti suggerisce la fame.
Stimolo profondo ma per niente malvagio
Affinché il ricordo di me e del mio cuore
Sia sempre presente dentro di te
giovedì 23 ottobre 2008
Chiccata n. 21
martedì 21 ottobre 2008
Veltroni, non ti capisco
lunedì 20 ottobre 2008
Spam poetico: Tante volte
Ed ecco, per la gioia dei miei amatissimi ventiquattro lettori e mezzo,un bello spam poetico. Questa volta è poesia d'amore tanto per dimenticare il clima non bello che stiamo vivendo. Buona lettura, o mio manipolo di lettori e, se volete commentare, siete sempre benvenuti.
Tante volte
Tante volte ho detto che t'amo
Sussurrandolo al vento o a boschi incantati
Oppure al mare che lieto e silente
Pacifico dormiva in una notte d'estate.
Od anche d'inverno a maestose montagne
Ricoperte da neve di un bianco accecante.
Tante volte ho detto che t'amo
Che a contarle non basterebbero
L'infinita serie dei numeri primi
Oppure le stelle del firmamento.
Eppur lo ripeto a te ed al mondo
Come se fosse un magico tantra
Che mi permette senza sforzo alcuno
Di arrivare in un battibaleno
Ad un paradiso in forma terrena
Fatto di pace e serenità.
Ti amo davvero, sol questo conta,
Lo sappia tutta la gente del mondo,
Ne son sicuro in tale misura
Che amando te ed i tuoi dolci occhi
Io mi specchio nell'eterno che vive.
lunedì 13 ottobre 2008
Chiccata n. 20
venerdì 10 ottobre 2008
L'uomo nero - una vignetta sul razzismo

giovedì 9 ottobre 2008
Fermate Veltroni
martedì 7 ottobre 2008
Spam poetico: Lieve scenderai
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Lieve scenderai
Lieve scenderai, o sera fatata,
A ricoprire chi t’ha tanto amata,
A portare il sonno ed anche il sogno
Di cui tutti abbiamo bisogno
E sarà un briciolo dolce d’immenso
A farci capire della vita il senso,
Di questo perenne e tormentato vagare
Che mai si ferma come l’onda del mare.
Aspetterò la tua dolce carezza
Appena cullato da una pur lieve brezza,
Brezza di stelle e luna argentata
Da dolci dei infine portata.
E sarà bello lasciarsi andare
Nelle tue braccia che san tanto amare
Ed in un sogno mansueto davvero
Distinguere il falso da ciò che è più vero.
L'ipocrisia di papa Ratzinger
lunedì 6 ottobre 2008
Le signore della musica - Joni Mitchell
domenica 5 ottobre 2008
Razzismo non più strisciante
venerdì 3 ottobre 2008
L'organetto di Barberia
