Vi propongo questa poesia senza ulteriori commenti. Sappiatemi dire se vi piace.
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A Julia
Tu non lo sai quanto sei bella
Nel primo fiore della tua gioventù,
Quanto mi piaci quando nervosa
Lisci una ciocca dei tuoi lunghi capelli.
Tu non lo sai, ma sei più bella
Di una top model di primo livello,
Di quelle che vedi ogni dì per la strada
Nude mostrare le tette od il culo.
No, tu non sei fatta di carta,
Tu sei concreta e salda davvero
Come reale è la tua dolcezza
Che mi avvolge sempre quando sono con te.
Forse è pur vero, in senso assoluto,
Che tette e culi di quelle fatue modelle
Son più perfetti ed anche ben fatti
Delle tue forme discrete e pudiche.
Ma stai pur certa, non ti cambierei
Neppur per un istante o un veloce momento.
E mentre ti guardo pensosa ed assorta
Rimuginare i tuoi problemi di giovane donna,
Con un sorriso appena accennato
Ricordo i momenti che ho vissuto con te.
Momenti d'amore e d'affetto sincero
Che mi han fatto credere sia pure per poco
D'esser tuo padre e tu magnifica figlia.
sabato 26 luglio 2008
venerdì 25 luglio 2008
Julia
Oggi voglio abbandonare la politica e parlarvi della mia amica Julia.
Julia ha quasi ventidue anni e perciò potrebbe essere mia figlia, parla cinque lingue ed è lei che mi ha accompagnato in Germania aiutandomi in tutte le cose che non riuscivo a fare da solo.
Eh sì, ce la siamo spassata in Tedeschia a guardare, di sera, le avventure della serie E.R. subito ribattezzata da me 'i medici che corrono'. Ma non solo: abbiamo riso tanto insieme confidandoci reciprocamente i nostri piccoli segreti e le nostre rispettive avventure, o disavventure affettive.
Alla fine, nel nostro rapporto, c'era tanta amicizia e complicità che pareva ci conoscessimo da una vita.
Sono state tre belle settimane e se tutto è andato bene, molto lo devo a lei.
Ancora ricordo le ultime due sere quando, per festeggiare la fine del nostro soggiorno in Germania, siamo rientrati in albergo a notte fonda molto allegri per il buon vino bevuto.
Come ho già detto, Julia non è mia figlia e io non ho figlie. Ma, se ne avessi una, la vorrei proprio come lei.
mercoledì 23 luglio 2008
La fattoria degli animali
Dopo la scontata approvazione del cosiddetto Lodo Alfano l'Italia mi pare sempre più simile alla orwelliana fattoria degli animali dove tutti erano uguali ma qualcuno lo era un po' di più degli altri.
L'esimio cavaliere ora può dormire sonni tranquilli e può fare i danni che vuole al nostro povero paese a man salva, ma a che prezzo! Lo stato di diritto ne risulta pesantemente colpito e l'idea stessa di democrazia ne è gravemente comprromessa: mai il termine di dittatura dolce è apparso più appropriato per definire l'attuale situazione politica italiana.
E' vero: nonm bisogna lasciarsi perndere dallo sconforto e bisogna continuare a lottare e resistere a questa incredibile arroganza del potere.
Ma lasciatemi dire, in questa calda ma nera giornata d'estate: che tristezza a veder l'Italia ridotta ad una brutta copia della fattoria degli animali!
martedì 22 luglio 2008
Il gallo è morto
I gufi meritano di sicuro un altro post. Ecco, nel video che vi propongo, Nanni Svampa e Lino Patruno alle prese con questo gallo che è morto e chissà poi perchè...
Vi giuro, mi son ritrovato a ridere da solo come uno scemo rivedendoli e riascoltandoli pur a distanza di così tanti anni.
Se anche voi vi guardate il clip cliccando il link seguente, capirete perchè. http://it.youtube.com/watch?v=2C7S7dQZloo
lunedì 21 luglio 2008
Il gufo presenta I Gufi
Ve li ricordate I Gufi? Forse se andate a frugare negli antri più lontani della vostra memoria, a voi, fra i più anziani dei miei ventiquattro lettori e mezzo, tornerà in mente questo gruppo cabarettistico originario di Milano che ebbe un suo momento di gloria negli anni sessanta.
Lino Patruno e Nanni Svampa ne erano gli esponenti di punta e devo dire che spesso mi sono divertito a vederli esibirsi in televisione recuperando quelle canzoni dialettali milanesi ormai dimenticate oppure esibendo una garbata comicità che mai scadeva nel volgare.
Ebbene, in questo video che il gufo saggio vi propone, sentirete I Gufi in una spassosissima versione di 'Sant'Antonio a lu deserto', che, chiaramente, non è canzone milanese, ma che mi ha saputo strappare un sorriso anche oggi facendomi dimenticare le brutture dell'attuale vita politica italiana.
Ascoltatela anche voi cliccando sul link che segue e non ve ne pentirete. Parola del gufo saggio... http://it.youtube.com/watch?v=eyqjBZP8IOE
giovedì 17 luglio 2008
Non sono un piagnone
Qualcuno dei miei ventiquattro lettori e mezzo, leggendo il post precedente (dal titolo 'Lo confesso: ho paura') mi rimprovera un certo eccesso di lamentosità e piagneria.
Peraltro chi mi conosce personalmente sa che non sono certamente un piagnone e che invece mi sono sempre dato da fare per migliorare sia da un punto di vista personale sia impegnandomi attivamente nel sociale.
Il post in questione è nato da un momento di sconforto come può capitare a tutti. Sconforto motivato dalle notizie sempre più brutte che ci arrivano ogni giorno e che sinceramente mi fanno molto dubitare sulla buona fede e sulla capacità della nostra classe politica attualmente al governo.
Non si preoccupino i miei lettori: come già detto, sono abituato a combattere e lo farò fino alla fine.
Pongo però una questione a me stesso e ai miei lettori: come possiamo fare per rendere più incisiva questa nostra resistenza all'arroganza minacciosa che giornalmente straripa dal nostro premier e dai suoi accoliti?
Perchè, e questo mi preoccupa non poco, la sinistra mi pare decisamente afona, tutta ripiegata in duelli interni sui sistemi elettorali mentre il cavaliere procede spedito come un carro armato.
Ecco, il senso di sconforto nasceva anche dalla constatazione che attualmente una opposizione seria e responsabile alla politica della destra non esiste o quanto meno, se esiste, balbetta le proprie ragioni in modo confuso e poco chiaro.
Infine concludo rassicurando ancora una volta i miei ventiquattro lettori e mezzo: il vostro gufo saggio ha la tempa di un combattente e non è certamente un piagnone.
mercoledì 16 luglio 2008
Lo confesso: ho paura
Ebbene sì, devo confessare ai miei ventiquattro lettori e mezzo che ho paura.
Ho paura di una giustizia lenta e imbavagliata, ho paura di un governo e di un premier che pensano di più a salvarsi il culo che ai problemi che noi, poveri cristi, ci troviamo ad affrontare quotidianamente.
Ho paura di una classe politica che, oltre ad essere in mala fede, si dimostra sempre più incapace ad affrontare le problematiche ormai internazionali che ci piovono addosso.
L'Italia non mi assomiglia più: non mi ci ritrovo in questo paese poco colto e volgare che straripa da ogni televisione.
L'Italia non mi assomiglia più: non mi ci ritrovo in questo paese poco colto e volgare che straripa da ogni televisione.
Non voglio fare il Beppe Grillo che qualunquisticamente manda a quel paese tutti e tutto ed in qualche modo sono sicuro che ce la caveremo.
Ma lasciatemi dire, in un momento di sfogo, che l'Italia non è quella che sognavo quando ero giovane e che l'attuale arroganza del potere che mostra il nostro premier ed i suoi accoliti mi fa veramente paura.
martedì 15 luglio 2008
Vergogna, vergogna, tre volte vergogna
La notizia è sui giornali di oggi: per i gravi fatti successi durante il G8 nel carcere di Bolzaneto, vicino a Genova, solo quindici condanne e circa trenta assoluzioni. Peraltro i condannati non sconteranno neppure un giorno di carcere per effetto della prescrizione.
Dire che questa sentenza lascia sconcertati è dire troppo poco. In quel carcere furono infatti sospesi i diritti umani e molte persone furono pestate, torturate ed umiliate senza alcun motivo.
Ad altri commentatori un esame più analitico di questa sentenza euufemisticamente da definire discutibile.
Il vostro gufo saggio invece rileva non senza tristezza ed amarezza che l'Italia si sta sempre più avvicinando ad essere una repubblica delle banane e a quei giudici che hanno emesso queste assoluzioni il gufo grida: Vergogna, vergogna, tre volte vergogna!
venerdì 11 luglio 2008
Spam poetico - Silvio, mi tormenti
Non ho mai scritto, fino ad oggi, poesie politiche. Ritengo infatti la politica un argomento che deve essere affrontata con altri strumenti che con la poesia non hanno niente a che fare.
Tuttavia il nostro esimio cavaliere è argomento troppo ghiotto e così eccovi la mia prima poesia politica ispirata proprio da lui.
.
.
Silvio, tu mi tormenti
Silvio, tu mi tormenti
Che i miei sonni sono agitati
Al pensier di cosa inventerai
Per salvarti la ghirba
Da un umida galera.
E nei miei sogni che ormai
Incubi sono senz'ombra di dubbio
Intravedo anche la tua testa pelata
Ricoperta di peli improbabili alquanto.
O Silvio, ti prego, ritorna a cantare
Che una nota stonata o un verso sbagliato
Non fan molti danni ed effimeri sono,
Ma quel che in politica per certo sconquassi
Ricade anche sulle mie povere spalle.
E tu, stanca Italia, non meriti proprio
Questo clown scipito e furbastro davvero,
Scuotiti infine, ritorna in te stessa,
Manda affanculo senza ombra di dubbio
Questo spregevole primo ministro
E i suoi cortigiani e leccapiedi veraci.
Tuttavia il nostro esimio cavaliere è argomento troppo ghiotto e così eccovi la mia prima poesia politica ispirata proprio da lui.
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Silvio, tu mi tormenti
Silvio, tu mi tormenti
Che i miei sonni sono agitati
Al pensier di cosa inventerai
Per salvarti la ghirba
Da un umida galera.
E nei miei sogni che ormai
Incubi sono senz'ombra di dubbio
Intravedo anche la tua testa pelata
Ricoperta di peli improbabili alquanto.
O Silvio, ti prego, ritorna a cantare
Che una nota stonata o un verso sbagliato
Non fan molti danni ed effimeri sono,
Ma quel che in politica per certo sconquassi
Ricade anche sulle mie povere spalle.
E tu, stanca Italia, non meriti proprio
Questo clown scipito e furbastro davvero,
Scuotiti infine, ritorna in te stessa,
Manda affanculo senza ombra di dubbio
Questo spregevole primo ministro
E i suoi cortigiani e leccapiedi veraci.
domenica 6 luglio 2008
Il ritorno del gufo saggio - Chiccata n. 17
Eccomi di nuovo qui da voi, miei ventiquattro lettori e mezzo, dopo tre settimane di dura vacanza... Be', proprio dura non direi. Diciamo che mi sono divertito unendo l'utile di cura del proprio corpo al dilettevole di un bel viaggio in Germania a Freiburg nella Foresta nera.
Ma bando alle ciance e veniamo a noi con una bellisima chiccata che vi farà sicuramente sbellicare dale risate... Oddio, sbellicare è un po' un termine eccessivo... ehm, ehm, ehm...
- Cos'è un punto? -
- Be'... non saprei... -
- E' un asterisco che si è messo il gel! -
Saluti a tutti!!
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