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venerdì 30 maggio 2008

Spam poetico: Il tuo sorriso

La mia amica Valentina mi scrive:


Ciao!!!
E' da lunedì che il tuo blog non è aggiornato, sono un pò preoccupata, tutto bene?
Un bacio. Valentina


Certo che va tutto bene, cara Valentina e cari miei altri ventitre lettori e mezzo.
Soltanto che, a volte, purtroppo, non si ha il tempo materiale nè la predisposizione psicologica per pensare al blog, presi come siamo dalle molte incombenze quotidiane.
Credetemi, il vostro gufo è un po' affaticato.
In ogni caso, per farmi perdonare, ecco a voi l'ultimo mio componimento. Me lo ha ispirato Irina, che come ricorderete è la mamma di Sofia, e che di notte non dorme molto causa i pianti della bimba.
Ma al mattino Sofia si fa perdonare tutto con la dolcezza del suo sorriso.
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Il tuo sorriso

M’ha preso il cuore
Il tuo dolce sorriso
Come massaggio
Lieve e sottile
Che toglie dolore
Ed allevia ogni pena
Mutando il mattino
In oro colato
Che mostra il preludio
Di un tempo d’amore.

M’ha preso il cuore
Il tuo dolce sorriso
E così ho scordato
In un solo momento
Tutte le gocce
Del mio sonno antico
Depredate da te
Col tuo pianto notturno

Ormai io lo so
Che nel tuo dolce sorriso
Di nuova creatura
Che s’apre alla vita
Si racchiude il perché
Profondo e nascosto
Della mia esistenza
Finita e mortale.

E tutte le ansie
E le preoccupazioni
Che ci hanno assalito
Nel buio di una notte
Disperata e molesta
Svaniscono all’alba
Come fantasmi cattivi
Scacciati in un lampo
Dalla potente magia
Che sprigiona dal magico
Tuo dolce sorriso.

lunedì 26 maggio 2008

Spam poetico: Sabrina

Poesia allegra, quella di oggi. Dedicata a Sabrina Ferilli che speriamo giunga anch'essa su questo blog.
E' probabile che molti dei miei ventiquattro lettori e mezzo la conoscano già. Ed infatti questo componimento fa parte del mio libro 'Frammenti di emozioni' edito nel 2004 dalla casa editrice De Ferrari di Genova. In ogni caso, buona lettura o buona ri-lettura.
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Sabrina (dedicato a Sabrina Ferilli)

Gli italiani sono brilli
Al pensier della Ferilli
Quelle curve la gente sogna
E così scaccia la scalogna!

Ed anch’io son sincero
Se confesso per davvero:
Il cuor mio fa adrenalina
Quando vedo la Sabrina!

sabato 24 maggio 2008

Piccolo reportage dal Veneto di una genovese in trasferta

Una mia amica mi ha spedito la seguente mail che vi voglio proporre in quanto indicativa del clima che stiamo vivendo. La pubblico senza commenti integralmente. Ho solo omesso il nome del paese veneto per ovvi motivi di riservatezza.
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Carissimi tutti, eccomi rientrata a Genova, spero definitivamente, dopo una lunga trasferta (per lavoro), nel nord-est. Molte volte avrei avuto voglia di raccontarvi questo strano viaggio, pieno di esperienze diverse, ma, non ci crederete, io che trovo il modo di scrivervi dalla Cina, dall'India, da Israele, non ho potuto usare internet nel nostro avanzatissimo nord-est. Infatti dal lavoro non avevo accesso, negli alberghi puoi usare solo il tuo computer, che io non avevo, gli internet point sono solo in citta'. Ora che sono tornata e sto rivedendo i miei pensieri voglio rendervi partecipi.
Ho scoperto, in un crescendo di piccole cose, quanto siamo fortunati a stare a Genova. Una delle cose che mi ha colpito nei primi giorni e mi ha dato un senso di disagio durante tutta la mia permanenza e' la non integrazione degli stranieri.Al mio primo arrivo a XXXXXX (le 23 di giovedi' 6 marzo) ho trovato la zona della stazione praticamente deserta. Le persone che ho incontrato, albanesi, romeni e un russo, mi hanno dato indicazioni per raggiungere YYYY con una gentilezza e una disponibilita' immediata. Parlando del mio arrivo ai colleghi, mi sono sentita dire che mi era andata bene: nessuno mi aveva assalita o derubata. La gente "perbene" che abita nella zona stazione si barrica in casa alle 8 di sera e protesta, attraverso i giornali, perche', secondo l'opinione comune, non puo' uscire, vista la cattiva frequentazione della zona.
A YYYY, una cittadina fra Padova e Venezia dove tutti si conoscono e dove, dopo qualche giorno, tutti sapevano chi ero e cosa facevo, ho assistito diverse volte al passaggio, sullo stesso marciapiede, di un veneto e di uno straniero.E' come se ci fosse un muro di vetro, o di gomma: non si salutano, e, entrambi con gli occhi bassi, proseguono per la loro strada. La vecchietta, che in giorno di mercato incontra la sua colf, non la guarda e non la saluta.
Quando, in una pausa sigaretta, mi e' capitato di salutare una coppia madre e figlia che dal foulard sulla testa erano chiaramente arabe, mi sono trovata sommersa da sorrisi e gentilezze espresse con un lungo discorso in arabo di cui ho capito solo una piccola parte, e mi sono fatta due amiche. Una cliente ha avuto modo di spiegarmi la sua grande fortuna, nell'aver potuto vendere il suo appartamento dopo che una coppia di nigeriani aveva preso in affitto il piano di sopra. Ha acquistato, per andarci a vivere, una casa unifamiliare, cosi' non avra' problemi di deprezzamento perche' ci arrivano gli stranieri.
Almeno, in questa nostra vecchia citta', che non ha risorse economiche o di lavoro, ci si saluta in base al fatto di conoscersi, indipendentemente dalla razza. Che bello essere genovese.

venerdì 23 maggio 2008

Nudi artistici







Oggi vi propongo questi due nudi artistici tratti dal sito www.photoartworld.com
Spero che non rimarrete troppo scandalizzati. Sono belle foto, bei corpi e niente pornografia.

giovedì 22 maggio 2008

Chiccata n. 15

L'appuntato dei carabinieri sta leggendo un libro sul sesso:
- Maresciallo, maresciallo, qui parla del cunnilingus. Ma come si fa il cunnilingus? -
- Eh, appuntato, devi leccare tutto intorno a dove fanno la pipì le donne! -
- Ma, maresciallo, pure le piastrelle?? -

lunedì 19 maggio 2008

Spam poetico: Scenda l'oblio

Poteva tardare uno spam poetico per i miei affezionati ventiquattro lettori e mezzo?
Certo che no. Ed ecco a voi, mio manipolo di lettori una poesia che parla di dimenticanza ed oblio.
Ma voi, che assiduamente mi leggete, non dimenticatevi di me, nè, tantomeno scordate di leggere questo blog.
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Scenda l'oblio

Scenda l'oblio sulla nostra storia
Che tanto ha preso i nostri poveri cuori.
Si sono ammalati e per una stagione
Non han più sentito né il sole nè il mare,
Persi in un sogno che non ha lieto fine.

Scenda l'oblio e dia infine ristoro
E pace e calma e tranquillità
E nulla resti di tutto l'affanno
Che ci ha preso in questi mesi
Facendo scordare le usate abitudini
Che ci coccolavano in modo assai dolce
In certezze assai chiare e rassicuranti.

Scenda l'oblio, e poi nulla resti
Di te e dei tuoi occhi di un azzurro profondo.
L'inverno infin venga e ricopra ogni cosa
Con coltri di neve ben fredda e crudele
Che all'animo mio ferito e assai triste
Daranno la falsa impressione dolente
Di un simulacro di eternità.

venerdì 16 maggio 2008

My way by Sex Pistols

Oggi vi propongo una piccola provocazione. Decisamente questa versione di My way, vecchio e glorioso cavallo di battaglia di Frank Sinatra, è infatti dissacrante e poco si confà al testo romanticheggiante della canzone... Ma tant'è, per rendere un po' più piccante questo blog, il gufo saggio ve la propone, o miei ventiquattro lettori e mezzo, e che lo scandalo (si fa per dire) vi accompagni.
Se cliccate qui, vi vedete il video. http://it.youtube.com/watch?v=DXCr1M7-Nx4

mercoledì 14 maggio 2008

Chiccata n. 14

Due carabinieri a Venezia:
- Maresciallo, guardi quante vongole! -
- Cretino, stupido, non sono vongole, non vedi che sono nere? Sono cozze! -

lunedì 12 maggio 2008

Spam poetico: Il tuo corpo è nudo

Poesia erotica questa di oggi. Erotica sì, ma non volgare, almeno spero. In ogni caso, spero che vi piaccia. Se, per caso strano, lasciate un commento, non potrà che farmi piacere. Buona lettura a tutti.
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Il tuo corpo è nudo

Il tuo corpo è nudo ed io sento
Un bisogno accecante di averti per me.
Nascondono infatti quelle tue dolci forme
Un piccol paradiso celato nelle pieghe
Di questa vita assai breve e finita.

Ed infatti intravedo come fonte di vita
I tuoi capezzoli ben turgidi e ritti
Che impudici mostrano sfacciati davvero
Il tuo desiderio ostinato e represso.

Ed anche il respiro, assai lieve e veloce,
Mostra l’inquietudine che ormai ti ha presa
E che solo richiede in muta preghiera
Di lasciare il campo, soddisfatta e ben sazia,
Ad un’appagata tranquillità.

Ed io contemplo con occhi vogliosi
Queste tue nudità che mi rubano il cuore
Resuscitanti in modo deciso
Un desiderio lontano e scordato.

Così io mi tuffo dentro di te
Ed in quel dondolio che presto m’assale
Trovo un corto e fugace momento
Di un simulacro di eternità.

giovedì 8 maggio 2008

Chiccata n. 13

La sfera va dal cilindro:
- ciao cilindro! -
- ciao cubo! - risponde il cilindro.
Allora la sfera va dal cono:
- ciao cono! -
- ciao cubo! - risponde il cono.
Allora la sfera va dalla piramide:
- ciao piramide! -
- ciao cubo -risponde la piramide.
Allora la sfera esclama stizzita:
- uffa, mi prendono tutti per il cubo!!! -

martedì 6 maggio 2008

Spam poetico: Non so

Forse qualcuno dei m iei ventiquattro lettori e mezzo conosce già questa poesia. Tuttavia ve la voglio riproporre perchè mi piace, perchè è delicata e perchè l'amore spesso si manifesta così.
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Non so

Non so per davvero
Se il mio cuore
Palpita e fibrilla
Quando io penso a te.
Non so, son sincero,
Se avverto i brividi
E mi emoziono
Nell’attesa di te.

Non so ancor nulla
E mi domando distratto
Se provo amore
Nei riguardi di te.

Non so, invero,
Se mi sono
Innamorato
Veramente di te.

So invece per certo
Che mi piace vedere
La tua minuta figura
Vicino a me.
Ed anche ridere
E scherzare
E parlare con te.

Forse è colpevole
La mia ignoranza
Ma quelle piccole cose
Che condividiamo
Mi fanno pensare
Ad un amore ben timido
Ma anche tenace
Che cresce pian piano
E che, alla fine,
Porterà il mio cuore
Ad appartenere a te.

lunedì 5 maggio 2008

Il gufo saggio al T.A.N.

Auff... eccomi di ritorno dopo un bel po' di regate al Trofeo Accademia Navale a Livorno.
Belle regate, bella la compagnia ed insomma, il vostro gufo si è divertito soprattutto l'ultimo giorno, ovvero Sabato, allorchè, con buon vento da ovest, è riuscito a bolinare bene e ad usare il gennaker in modo più che decente, arrivando, nelle due prove disputate, rispettivamente secondo e primo sia pure per un soffio. In classifica generale il vostro gufo, insieme al prode prodiere Antonio, è arrivato terzo scontando alcuni quarti posti dei giorni precedenti, ma be', non ci possiamo lamentare.
E' molto divertente il Martin 16, barca resistente e poco bagnata e speriamo di organizzare altre regate nei prossimi mesi.
ERd ora, cari miei ventiquattro lettlori e mezzo, vi lascio pderchè il gufo è appena tornato ed è un poco stanco, ma vi prometto che quanto prima, tornerò vispo e facondo come pochi giorni fa a rallegrarvi con poesie e battutine fredde
A presto.