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venerdì 6 maggio 2016

Chiccata n. 93 - Il sadico colonnello degli Alpini

CLo so, è yn po' lunga, ma leggetela, ne vale la pena.  
Buona giornata.

Nell’ultimo avamposto degli Alpini, una caserma a 3000 metri d’altitudine, è  arrivato il nuovo comandante, un anziano colonnello vecchio stile, tutto d’un pezzo. Immediatamente convoca gli ufficiali:
-Domani mattina alle 5, annuncia, voglio la truppa schierata in doppia fila nel cortile della caserma! A parte il cappello regolamentare i soldati dovranno essere tutti completamente nudi! –
-Ma signor colonnello, argomentano gli ufficiali, è freddo, non ci pare il caso… -
-Niente discussioni! Domani vedremo chi è un vero Alpino e chi non lo è! –
Il giorno dopo faceva un freddo dell’accidente, soffiava un  vento siberiano ghiacciato, ma alle 5 la truppa è schierata in doppia fila nel cortile. A parte il cappello sono tutti completamente nudi.
Arriva il colonnello, ovviamente ben coperto, e incomincia la rassegna. Il primo aveva dei piedi meravigliosi, affusolati e ben proporzionati. Sadicamente  il colonnello scaglia un macigno di 15 chili su quei piedi riducendoli a una massa informe di carne sanguinolenta e ossa frantumate.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Il secondo aveva una  bocca  con dei denti stupendi, bianchissimi e perfetti. Ferocemente il colonnello prende un tirapugni di ferro  e sferra un pugno su quella bocca facendone brutalmente cadere quattro incisivi.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Il terzo aveva degli occhi cerulei, intensi e profondi. Spietatamente il colonnello spegne il sigaro che stava fumando,  in uno di quegli occhi.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Così prosegue fino all’ultimo soldato della prima fila che aveva il pisello un po’ più lungo. Con un ghigno tremendo il colonnello sguaina la spada e … zac! … glielo taglia di netto.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ E’ DI QUELLO DI DIETRO! -

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