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lunedì 30 maggio 2016

domenica 29 maggio 2016

Spam poetico: Le tue tette

Poesia  dedicata al seno, a mio avvviso la parte più femminile del corpo di una donna.
Vi auguro ore serene in qursta uggiosa domenica.

Le tue tette     
                    
Quanto son belle le tue tette procaci     
Che alte e svettanti tu porti davanti:    
Inducono tutti a battute salaci,
Girare fan la testa anche ai santi.
                        
Su quelle curve il cor mio fa l'alpinista 
Scoprendo valli e dirupi scoscesi;   
Rischia di perder per sempre la pista
E i vasi sanguigni avere offesi. 
                             
E sono invero alquanto invidioso          
Del tuo bambino che allatti ogni giorno.   
Nutrimento ei chiede e solo riposo        
Senza erotismi strani d'intorno.

sabato 28 maggio 2016

Chiccata n. 101 - Mitica tour operator

A me questa piace da morirw.
Buon sabato.

Sandra è una tour operator che indovina il tempo. Un mattino di tempesta, ad esempio, con pioggia, tuoni e lampi, lei si presenta in minigonna e  infradito.  Com’è, come non è, dopo appena mezz’ora il cielo si apre, il sole fa capolino e la giornata si risolve in un caldo incredibile. Invece un’altra volta, con un sole e un caldo spaziale, lei arriva con impermeabile, stivali e ombrello e dopo poco il cielo si  copre e tutta la giornata è caratterizzata da freddo, pioggia e grandine.
-Sandra, sei mitica, la elogia un collega, ma come fai a indovinare sempre il tempo? –
-Ho un metodo infallibile, risponde lei, al mattino guardo il pene di mio marito: se pende a sinistra vuol dire che pioverà. Se invece pende a destra sarà bel tempo. –
-E se non  pende? –
-Se non pende, col cavolo che esco! -

venerdì 27 maggio 2016

Chiccata n. 100 - Avvocati cinesi

Questa è proprio scema, ma mi ha fatto molto lidele. Grazie a Davide che me l'ha mandata.
Passatevi un buon venerdì

.

giovedì 26 maggio 2016

Spam poetico: Sora Morte, ti prego

Ed ecco immancabile la poesia del giovedì.
Buona giornata.

Sora morte ti prego

Sora morte, ti prego, lasciami ancora
Un poco del tempo che chiamiamo mortale,
Prima di prendere, con la tua aguzza falce,
Tutti i ricordi di questa mia vita.

Ho ancora voglia di ridere e amare
Anche se gli anni ormai sono tanti
Stanco non è il mio povero cuore
Di palpitare per nuove emozioni.

Sorella morte, io so per certo
Che in te non alberga alcuna pietà
Ma per miracolo o per ben strano incanto
Siediti un attimo, riposati un poco.

Sai che io sono tua preda sicura
Per me la fuga non esiste davvero:
A me che eterno invero non sono
Dona un momento di eternità.

mercoledì 25 maggio 2016

Le canzoni del Gufo Saggio. Here's to you -Joan Baez

Con molta emozione vii propongo Heee's to you,canzone ormai diventata a livello mondiale l'inno per i diritti civili di tutti  gli esseri umani. E' un  piccolo  gioiello.



martedì 24 maggio 2016

domenica 22 maggio 2016

Spam poetico: Chissà

Chissà perchè a volte certi amori finiscono così, senza una ragione apparente... Bisogna solo prenderne atto.
Vi auguro ore liete in questa giornata festiva.

Chissà

Chissà come, chissà quando
Ho perso l’amore che avevo per te,
Che mi aiutava a viver la vita,
Che m’illuminava nel buio profondo.

Come fiammella di bene infinito
Ben mi ricordo che stretto l’avevo
In un cantuccio profondo del cuore.

Pure qualcuno, o mago o mostro,
L’ha avvelenato in un momento distratto
Portando morte fin dentro di me.

Non ti amo più, questo è già vero,
Anche se amaro, cattivo e salato.
E sol mi rimane fisso nel cuore
L’interrogativo della parola ‘Chissà?’.

sabato 21 maggio 2016

Snoopata n 5 - Sorridi

Questa di oggi non è una battuta ma un augurio che rivolgo a tutti voi che mi leggete e volete bene.
Grazie ad Anna che me l'ha girato.
Per chi è digiuno d'inglese:"mai dimenticare di sorridere"  Buon sabato.


venerdì 20 maggio 2016

Chiccata n. 98 - Carabinieri a Venezia

Oggi tocca ai caramba farci ridere.
Buona giornata.

Due carabinieri, appuntato e maresciallo, vanno a Venezia. A un certo punto l’appuntato esclama:
-Maresciallo,  ha visto quante belle vongole? –
-Cretino, stupido,  non sono vongole! Non vedi che sono nere? Sono Cozze! –

giovedì 19 maggio 2016

Spam poetico: Barlume di gioventù

Questa poesia è un inno alle giovani donne. Perchè la gioventù è sempre e comunque bella.
Ore liete auguro a tutti voi.

Barlume di gioventù

Lava i miei occhi con la bellezza infinita
Che il tuo giovane corpo porta con sé.
Flessuoso si china e raccoglie la vita
Che appena sbocciata tutta tua sarà

Stai pure sicura: non ti farò male,
Con uno sguardo furtivo ti accarezzerò
Come fossi un sogno che diventa reale
E che in un secondo si dissolverà.

Lasciati ancora ammirare un istante,
Regala ai miei occhi che giovani non son più
Un poco di luce, un lampo distante,
Un dolce barlume della tua gioventù.

martedì 17 maggio 2016

Rosso Angelo Malpelo detto Micio

Oggi vi propongo un intenso primo piano di Rosso Angelo Malpelo detto Micio, il gatto che vive con me e che mi dice quando è ora di mangiare e di dormire.
Buon martedì.


lunedì 16 maggio 2016

Chiccata n. 97 - Miopia

Anche questa è in po'scema, ma mi fa molto ridere.
Buona settimana.

In  campagna verso sera:
-Guarda, Gin: un ufo, un ufo! –
-Dove, Gian, dove? –
-Dietro quell’albero… non vedi quei due fanali gialli? –
-Ma nooo, ma quello è un gufo! –
-Urka, hai ragione, non avevo visto la G! -

domenica 15 maggio 2016

Spam poetico: Genova

La poesia di oggi riguarda la mia amata e vituperata città.  Perchè noi genovesi siamo così: mugugnamo mugugnamo, ma in Genova abbiamo le  nostre radici più profonde.
Buona domenica.



Genova

Sottili catene mi tengono avvinto
A questa città bagnata dal mare
I cui palazzi e le ville e le case
Rubano spazio al monte contiguo.

Non è compiacente Genova antica
Che l’animo suo ancor non ti svela
E come signora avara e scostante
Poco concede al turista foresto.

Eppur nei carruggi pur freddi ed ombrosi
E nelle piazzette gremite di gente
Tu trovi un respiro di un tempo antico
Che ti avviluppa come un dolce sogno

L’aria salmastra che viene dal mare
Ognor ti cattura e di te divien parte.
E fra farinate, focacce e cuculli
Il corpo ritrova una pace sublime.

In Genova io ho radici profonde
Che mai troncherò finchè dura mia vita
Perché il mio cuore in un angolo vive
Di questa signora adorata e scontrosa.

sabato 14 maggio 2016

venerdì 13 maggio 2016

Chiccata n. 96 .- Errore di conto

Questa è scemissima.
Pace e bene a tutti voi.

Gin dice a Gian:
-Sai, l’altra sera giocavamo a poker ed eravamo in quattro. A un certo punto mi è caduta una carta sotto il tavolo e mi son chinato per raccoglierla. Per curiosità ho contato le gambe e, comprese le mie erano sette. Sai perché? –
-Probabilmente a uno mancava una gamba. –
-No, no. Ero io che mi sbagliavo a contare.-

giovedì 12 maggio 2016

Spam poetico:- Sorpresa

   Oggi ho deciso di sorprendere.
buon quello che volete.

Sorpresa

Non è una sorpresa la tua immensa dolcezza
Che prende per mano il mio povero cuore
E tutto lo avvolge in un velo fatato
Scacciando così ogni ansia maligna.

Neppur mi sorprende il tuo sguardo profondo
Che tante emozioni mi sa sempre donare
E che di sicuro in sé ha racchiuso
Abissi d’amore che toccano il cielo.

Lo so che il tuo corpo flessuoso e danzante
Misteri più non ha ed il mio desiderio
Si appaga e si spegne in un lieve sospiro
Nell’ombra lontana di un deja vu.

Sorpresa è invece, e forte e grande,
Averti al mio fianco in questi  momenti
Scoprendo con gioia e con euforia
Che mai mi abbandoni e neppure mi lasci.

Perciò io ti  prego, sorprendimi ora
E fino alla fine del mio tempo mortale;
E possano tutti i miei giorni a venire
Portarmi pur sempre questa  dolce  sorpresa.

martedì 10 maggio 2016

Chiccata n.95 - Chi sposare?-

Storirlla un po' lunga oggi, ma mi piace molto.
Buona giornata.

Giuseppe è quel che si dice un vitellone di provincia. Dovrebbe darsi da fare e prendere le redini degli affari e dei tanti terreni  posseduti dai suoi genitori e invece si dà alla crapula e al bere restando poi a letto fino a mezzogiorno e oltre. I suoi genitori, preoccupatissimi, ne parlano al vecchio parroco che a sua volta convoca Giuseppe in canonica.
-Giuaeppe, Giuseppe, lo sai che i tuoi genitori sono in pensiero per te? Devi mettere la testa a posto, ti devi sposare! –
->Io sposarmi? E con chi? –
-Guarda, Giuseppe, ci sarebbe Maria che è un ottimo partito. I suoi genitori possiedono infatti dei terreni confinanti coi vostri. Se la sposi,  dopo potete unificare le proprietà, che ne dici? –
-Mmmh, non mi piace –
-Non posso darti tutti i torti.  In effetti Maria  non è quel che si dice una gran bella ragazza. Ma allora ci sarebbe l’Agnese, la figlia del fornaio.  È graziosa e un po’ di dote te la può portare.  Che ne dici dell’Agnese? –
-Mmmh, non mi piace! –,
-Ho capito, sei incontentabile. Vuoi proprio il massimo.  E allora per te ti ci vuole la Sandra, quella che alla sera aspetta i camionisti sulla statale con quegli stivaloni rossi fino al ginocchio. Con lei non bisogna parlare di dote,  ma ha un corpo stupendo. E non dar retta alle malelingue: a quei poveretti che devono guidare tutta ìa notte, lei dona un momento di amore cristiano,  te lo dico io! –
-Mmmh, non mi piace! –
-Ma insomma, Giuseppe, ma ci sarà qualcuno che ti piace! Dimmelo e io vedrò di appianare  tutte le cose, lo sai che in paese sono ancora un’autorità! –
-Qualcuno che mi piace c’è… si tratta di Francesco, il figlio del macellaio… -
A queste parole il parroco strabuzza gli occhi, poi, riavutosi un poco, mormora:
-Ma come Francesco… ma Francesco è comunista! –

lunedì 9 maggio 2016

domenica 8 maggio 2016

Spam poetico: Rime banali

Oggi vi intrattengo con delle banalità.
Buona domenica.

Rime banali

Banalità mi vengono in mente
Quando io voglio spiegare al mondo
Che nel tuo sguardo chiaro e profondo
Si perde il mio animo interamente.

Certo io so che ordinario è davvero
Dirti estasiato che tutto il mio cuore
Ormai è preda del tuo caro amore
Che ormai prende il mondo intero.

Ma il vero amore sopporta il banale
Indi cambiandolo in lirica ardente:
Rime comuni che non contano niente
In alte elegie son tosto mutate.

Perciò io ti prego, ascolta il mio canto
Anche se brutto, sbagliato e banale:
Esso ti svela  in modo speciale
Del mio dolce amore tutto l’incanto.

sabato 7 maggio 2016

Chiccata n. 94 - L'importanza delle parole

Questa ve la propongo senza commenti.
Vi auguro ore liete.

Gin e Gian stanno chiacchierando fra loro:
-Sai Gin, dice Gian, devo confessarti una cosa: sono gay! –
L’amico lo guarda perplesso… poi:
-Scusa Gian,  gli chiede, per caso hai uno yacht a Montecarlo? –
-Ma nooo. Guadagno  mille euro al mese! –
-Hai una villa a Saint Tropez? –
-E figurati… -
-Una baita a Saint Moritz? –
-Macchè…-
-Allora non sei gay, sei solo buliccio…  -

venerdì 6 maggio 2016

Chiccata n. 93 - Il sadico colonnello degli Alpini

CLo so, è yn po' lunga, ma leggetela, ne vale la pena.  
Buona giornata.

Nell’ultimo avamposto degli Alpini, una caserma a 3000 metri d’altitudine, è  arrivato il nuovo comandante, un anziano colonnello vecchio stile, tutto d’un pezzo. Immediatamente convoca gli ufficiali:
-Domani mattina alle 5, annuncia, voglio la truppa schierata in doppia fila nel cortile della caserma! A parte il cappello regolamentare i soldati dovranno essere tutti completamente nudi! –
-Ma signor colonnello, argomentano gli ufficiali, è freddo, non ci pare il caso… -
-Niente discussioni! Domani vedremo chi è un vero Alpino e chi non lo è! –
Il giorno dopo faceva un freddo dell’accidente, soffiava un  vento siberiano ghiacciato, ma alle 5 la truppa è schierata in doppia fila nel cortile. A parte il cappello sono tutti completamente nudi.
Arriva il colonnello, ovviamente ben coperto, e incomincia la rassegna. Il primo aveva dei piedi meravigliosi, affusolati e ben proporzionati. Sadicamente  il colonnello scaglia un macigno di 15 chili su quei piedi riducendoli a una massa informe di carne sanguinolenta e ossa frantumate.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Il secondo aveva una  bocca  con dei denti stupendi, bianchissimi e perfetti. Ferocemente il colonnello prende un tirapugni di ferro  e sferra un pugno su quella bocca facendone brutalmente cadere quattro incisivi.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Il terzo aveva degli occhi cerulei, intensi e profondi. Spietatamente il colonnello spegne il sigaro che stava fumando,  in uno di quegli occhi.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ SONO UN ALPINO! –
Così prosegue fino all’ultimo soldato della prima fila che aveva il pisello un po’ più lungo. Con un ghigno tremendo il colonnello sguaina la spada e … zac! … glielo taglia di netto.
-Male? –
-NO! –
-Perché? –
-PERCHE’ E’ DI QUELLO DI DIETRO! -

giovedì 5 maggio 2016

Spam poetico: Schizofrenia

Ed ecco la consueta poesia del giovedì. Dite la verità, un po'schizofrenici lo siete stati anche voi, vero?
Buuona giornata a tutti voi.

Schizofrenia

Non è immortale l’amor che ho per te
E che m’accompagna in questo scorcio di vita:
Ogni notte lo uccido in un desiderio lontano
E in mille brandelli riduco il mio cuore.

Poi quando l’aurora nel cielo s’avanza
E di chiara luce accende il mio mondo,
Portato da vento o da pioggia o da sole
Ritorna il tuo amore nel desiderio di te.

S’avvampa il mio cuore afferrato da te
E quel morto affetto così forte e tenace
Più forte che mai risorge da sè 
E mi avvolge e mi strugge e mai quiete dà.

Così io pur vivo in un’altalena
Di odio feroce ed amore divino;
E zucchero e sale della vita mia
E’ questo incantesimo di schizofrenia.

martedì 3 maggio 2016

Snoopata n. 2 - Sonno


Anche quella di oggi è una bella snoopata. Ce la propone Giorgio di Genova che qui ringrazio.
Statemi bene oggi e domani che ci rivediamo giovedì.

lunedì 2 maggio 2016

Snoopata n. 1 - Pigrizia

Oggi vi propongo una vignetta mandatami da Anna di Roma. La trovo deliziosa.
Grazie Anna. Buon lunedì e buona settimana


domenica 1 maggio 2016

Spam poetico: Attesa

Lo so che impazientementw  state attendendo la poesia domenicale, ma a volte l'attesa può essere piacevole.
Buon primo  maggio.

Attesa

Facile è stato ancor aspettarti                        
Rubando alla vita un poco di tempo.
Ma tutto ormai l’ho  infin consumato
Come candela che si spegne pian piano.

L’attesa è finita in un gorgoglio
Di frasi e di gocce di pianto irrequieto
Ed anche per me è giunta ormai l’ora
Di volgermi solingo e riprender la via.

Ma forse non sai che strano piacere
L’attesa di te mi ha dato davvero
Struggendo il cuor mio nel dolce tepore
Che sol chi tanto ama per certo conosce

Non sei arrivata, e forse è più triste
Scordando il tuo viso riprender la vita
E nella memoria aver solo impresso
Il dolce ricordo di un’attesa dolente.