Spam poetico di giornata in questo sabato di febbraio subito dopo i giorni della merla, ovvero il periodo più freddo dell'inverno.
Distraetevi dal freddo incombente, o miei ventiquattro lettori e mezzo che mi volete bene, con questa poesia sulla distrazione che ho dovuto scrivere due volta: la prima versione è andata persa causa un click errato del mouse. Che volete, ero un po' distratto...
Distrazione
Guardare lontano verso altri orizzonti,
Entrare in un mondo dove tu non ci sei,
Né esiste il tuo cuore che tanto mi dà
Distrazione vuol dire
Volare in cieli che dire non so
Ma che sono concreti e reali e sicuri
E ti avviluppano tutto
In un simulacro di realtà.
Distrazione va via e fugge da me
Quando mi prendi le mani
E mi baci gli occhi, le guance, le labbra
E tutto mi avvolgi col tuo desiderio
Stremato lasciandomi ma concentrato davvero.
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