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giovedì 8 dicembre 2011

Monti come Badoglio?

Mi pare che l'attuale governo stia proseguendo, in maniera più seria ovviamente, le linee politiche del governo Berlusconi. Probabilmente ciò è dovuto dai rapporti di forza all'interno del Parlamento dove il PDL è  partito di maggioranza relativa, ma dà molto da pensare il fatto che il governo non abbia fino a questo momento cambiato le regole di assegnazione delle frequenze digitali tv regalandole di fatto a Mediaset e RAI. Inoltre è indicativa la scelta di deindicizzare le pensioni senza togliere nulla alla Difesa e il non voler proporre trattati anti-evasione fiscale alla Svizzera quando invece trattati simili sono stati stipulati da Germania e Inghilterra.
Anche se ha l'appoggio del PD questo governo appare essere fortemente sbilanciato a destra e forse l'intera situazione ha tante similitudini a quella che si era creata nel '43 all'indomani della destituzione di Mussolini. C'era la guerra e al governo andò Badoglio, che, sia pure per poco, continuò la politica fascista perchè, si disse, la guerra continuava.
Anche oggi c'è una guerra economica incruenta ma non per questo meno spietata, anche oggi a un capo del governo decisamente inadeguato è succeduto un gran commis come tutto sommato lo era il maresciallo Badoglio. 
E, soprattutto, anche oggi dobbiamo fare i conti con un regime che è durato quasi vent'anni e che ha ancora grandi interessi da difendere.

2 commenti:

  1. Al di la del parallelismo, che per mia ignoranza non sarei stato in grado di formulare, sono assolutamente d'accordo su ciò che ti da da pensare e ci sono anche altre cose che mi aspetterei facesse questo governo e altre che ha previsto e che spero non intenda d'avvero attuare.
    Nutro la speranza che i provvedimenti oggi dichiarati dal governo, siano in risposta (la più rapida possibile) alle richieste dei mercati e del mondo intero ma che nel contempo stia organizzando provvedimenti che vertano d'avvero alla crescita, all'equità e ad una giustizia sociale. Voglio pensare che così nel breve non fosse tecnicamente possibile affrontare questioni spinose e tentare rivoluzioni radicali. Forse però sarebbe doveroso non limitarsi a nutrire speranze ma tentare, per quanto possibile, di esercitare pressioni, democraticamente, come sempre con l'uso della rete..

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  2. che gioia... cliccate qui
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