Non si sa ancora nulla di preciso circa le misure economiche che prenderà il governo Monti per fronteggiare l'attuale crisi, ma l'impressione che se ne ha è che, come si dice a Genova, i bulicci siano cambiati, ma i culi son sempre gli stessi.
Al di là della battuta un po' omofobica e volgare, quel che si vuole dire è che, come al solito, il peso maggiore degli interventi economici peserà sui ceti medio-bassi e sui lavoratori dipendenti. Infatti il blocco dell'adeguamento inflazionistico delle pensioni sarà maggiormente sentito da chi percepisce pensioni medio-basse e l'ormai certo allungamento di vita lavorativa incide maggiormente su chi lavora come dipendente piuttosto che su chi ha studi professionistici come avvocati, medici e via dicendo.
Di patrimoniale sui grandi redditi manco a parlarne, le famose liberalizzazioni chissà dove sono finite, la tassa sulle transazioni finanziarie è stata completamente accantonata e i nostri rappresentanti politici continuano a prendere i loro bravi 20.000 euro mensili se non di più.
Spero ardentemente di sbagliare e di essere clamorosamente smentito nei prossimi giorni ma, a parte uno stile più rigoroso di governo e di immagine ed una credibilità internazionale riguadagnata, che obbiettivamente non è poco rispetto alle sbracature berlusconiane, la politica di questo governo appare essere una continuazione di quello precedente,
Appunto, i bulicci sono cambiati, ma i culi son sempre gli stessi...
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