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giovedì 3 novembre 2011

Spam poetico: Orgasmo selvaggio

-Poesia hard oggi... hard ma anche molto ironica, almeno questo era l'intento.
Ma niente commenti che per questi ci sono i lettori. Vi lascio direttamente alla mia poesia.
Buona lettura.


Orgasmo selvaggio

Orgasmo selvaggio ti voglio donare
Col cazzo che vibra e come un dannato
Percorre veloce la tua vulva calda
Fin quando diventi rovente  e fumante.

Con gran sinfonia di cacofonici suoni
Voglio farti arrivare oltre ogni orizzonte
Là dove soltanto esiste davvero-
Il puro piacere come spirito sciolto.

E mentre più nulla tu inver capirai
Voglio masturbarti e mai darti tregua
In questa nottata di sesso assoluto
Che stordita ti lascia in sessual godimento.

Voglio tormentare il tuo dolce clito
E raggiungere infine il tuo punto G
E farti urlare e gemere ancora
In un parossismo di orgia profonda.

Tutto ti prende l’orgasmo selvaggio,
In esausto modo che pietà non prevede
E resta soltanto una sporadica essenza
Di una lontana e confusa realtà.

2 commenti:

  1. le poesie di questo tipo, mi divertono.ciao cocuma

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  2. Le quartine corrono sciolte nel loro acclamare il divampante amplesso che ogni cosa travolge intorno a sé, pare che ad assumere l’iniziativa orgasmica sia solo tu, tutto lo fa presumere e se ne ha piena conferma nella penultima ed ultima strofa, dove il clito viene tormentato senza ricevere una contropartita dalla partner. Il punto G rischia di porsi quale oggetto misterioso di tutta la composizione, spiegarlo in quel contesto non avrebbe senso, ma non ci sono dubbi che si tratti di una tua manovra, forse non corrisposta. Se si tratta di un’orgia autentica, si dovrebbe percepire in qualche modo il suono cacofonico proveniente dalla stanza dove si consuma il coito prolungato, ma quei suoni sono solo supposti e non provati, infine la sporadica essenza di una confusa realtà lascia intravedere che qualcosa di tutto quell’architettato orgasmo sia andato storto, o perlomeno non dritto come volevasi. angiolino.

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