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domenica 25 settembre 2011

Spam poetico: Non fingo d'esser matto - Luca Valerio

Dopo qualche giorno di assenza, quest'oggi vi propongo un'interessante poesia dell'amico Luca Valerio. Oltre ad essere valente insegnante di letteratura italiana, Luca è performer di eccellenza e valido poeta.
Ed è vero, caro Luca: un po' di pazzia nella vita ci vuole, perchè la pazzia è il sale della nostra esistenza ed è ciò che, per certi versi, ci spinge anche a scrivere poesie.


Non fingo d'esser matto

Non fingo d’esser matto:
io sono quello sano
che gli altri, i più, quelli malati,
la massa, informe, drogata dalle cose
crede pazzo.

Io son di là: sono sereno.
Conosco bene cosa sia pazzia.
Di me ne sono conscio. 

Accetto le manie,
l’umore che rimbalza,
le mille e più ossessioni di noi tutti.

E compatisco chi non è mai esploso
e sta lì in mezzo e non si rende conto.
E non risolve nulla.


1 commento:

  1. Scusate, ma come si fa a ignorare del tutto un componimento del genere? Oltre ad aver scavato dentro di sé fino a conoscere le risorse prese sottogamba da chi gli sta intorno, egli dev’essersi nutrito di testi psichiatrici come quelli del grande laing, dove si paragona il presunto malato a un outsider che esce dalla squadra col dubbio che sia la squadra stessa a uscire fuori dal seminato e non colui che se ne allontana. Da tale consapevolezza, indubbiamente ben poco conformista, deriva la sua serenità e dal conoscere bene la dinamica della follia, probabilmente accetta le manie nella misura in cui si presentano innocue, infatti è probabile che pure lui, come la massa amorfa drogata dalle cose, finisca per temere le rare forme di mania che insidiano la quiete pubblica (manie incendiarie, querelomanie, cleptomanie, manie sessuali, ecc.). certo, chi non è mai esploso è da compatire in quanto troppo glaciale per essere un vivente e su questo punto si potrebbero citare due colossi del pensiero medico, tanzi e lugaro. saluti da angiolino.

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