Come preannunciato anche da questo blog, il vostro gufo saggio ha partecipato il 10 giugno al reading poetico Fonti poetiche rinnovabili, evento all'interno della più grande manifestazione Notte della poesia 2011.
C'era proprio tanta gente e il vostro gufo si è proprio emozionato a declamare le sue poesie davanti a un pubblico così vasto e attento.
Per chi non c'era perchè lontano o variamente impegnato, riporto qui le mie poesie lette quella sera. Sono tratte da due miei libri: Frammenti di emozioni edito da De Ferrari nel 2004 e Notte insonne del 2005 per i tipi dei Fratelli Frilli editore.
Prima però di lasciarvi ai miei versi, lasciatemi esprimere la mia soddisfazione per l'esito dei referendum: credo che ora l'Italia sia un posto migliore per viverci.
Buona lettura.
Orfeo e Euridice
"Vieni diletta, delle tenebre il signore
Il mio canto l'alterigia ha vinto e sconfitto.
Riprenderai a consumare le tue mortali ore
Il corpo tuo ritornerà ben giovane e dritto.
Ma ammirare i tuoi occhi ancora non posso
Fino a quando non avremo superato quel dosso
Che segna l'estrema invalicabile frontiera
Tra il sole splendente e il mondo della sera."
"No, amato mio, con le lacrime agli occhi
Affranta ti dico che non posso venire.
Già ho sentito l'eco di mille rintocchi
E la vita mortale non potrei più soffrire.
Troppa sofferenza ho provato, troppo dolore
Dacchè son giunta nel mondo senza colore
Certo mi schiaccerebbe il ricordo di esso:
Orfeo, ti supplico, guardami adesso!”
Addio
Dal momento che tu te ne sei andata
Su quel poco romantico treno
Certo il mio cuore palpita meno
Ma sempre in ogni attimo ti ho pensata.
Ormai sono stanco di piangere ancora,
Di alzarmi sempre con la mia tristezza.
Avverto il bisogno di una carezza,
Di dimenticarti è giunta alfin l'ora.
Ma stai sicura, per quant'è vero Iddio,
Bene t'ho voluto, ti ho tanto amata
Tutta la mia vita ti ho infin svelata:
Ora sol mi resta di dirti un addio.
Sabrina (dedicato a Sabrina Ferilli)
Gli italiani sono brilli
Al pensier della Ferilli
Quelle curve la gente sogna
E così scaccia la scalogna!
Ed anch’io son sincero
Se confesso per davvero:
Il cuor mio fa adrenalina
Quando vedo la Sabrina!
Il vino
Viva l'ebbrezza che dà il buon vino
Che ti preserva dai mali del mondo:
Seppur per poco ti senti vicino
Ad un perfetto universo rotondo.
Con quell'ebbrezza Dioniso appare
Sgargiante e pieno di vitalità.
Subito apparecchia un gran baccanale
Per festeggiare l'amor senza età.
Amor per la vita e le cose sensuali
Che rende più allegra l'umanità
Che ci consola da tutti i mali
Ed è fratello della pietà.
Ninna nanna
Ninna nanna bambino mio
Dormi bene: ti veglio io
E i sogni della notte
Vedan elfi e fate a frotte
Che consolino con un sorriso
Quel tuo birichino viso.
Possa tu ben riposare
Per domani poi giocare
Ed il giorno che verrà
Cose nuove porterà
Allegria e anche tristezza
Da lenir con una carezza
Ma che serve per davvero
Per poi grande diventare.
Una cosa, son sincero,
Voglio proprio augurare:
Nella buona o mala sorte
Guarda il mondo a viso aperto
E fra mille e mille porte
Scegli quella che per certo
Ti conduce in verità
A raggiunger la libertà.
Il fachiro
Certo c’è in me del masochismo
Quando mi sdraio sul mio letto di chiodi
Che dire comodo è un eufemismo,
Ma niun lamento da mia bocca tu odi.
Io sono infatti un grande fachiro
Corpo scavato e grande turbante,
Dai miei pensieri fuor non mi tiro;
Un chicco di riso per me è bastante.
Domino il corpo con la mia mente,
Non so cos'è il desiderio.
Cerco di vivere liberamente
Anche se a volte non son preso sul serio...
Le tue tette
Quanto son belle le tue tette procaci
Che alte e svettanti tu porti davanti:
Inducono tutti a battute salaci,
Girare fan la testa anche ai santi.
Su quelle curve il cor mio fa l'alpinista
Scoprendo valli e dirupi scoscesi;
Rischia di perder per sempre la pista
E i vasi sanguigni avere offesi.
E sono invero alquanto invidioso
Del tuo bambino che allatti ogni giorno.
Nutrimento ei chiede e solo riposo
Senza erotismi strani d'intorno.