Credo che ormai non ci siano più dubbi: siamo all'emergenza democratica.
Gli ultimi proclami dell'imputato Berlusconi sono infatti eversivi e prefigurano un golpe da parte di una risicata maggioranza parlamentare legata mani e piedi al destino del suo duce.
Questa non è più normale dialettica politica, Questo è il tentativo di sequestrare il Parlamento piegandolo ad esigenze personali che non hanno niente a che fare con i bisogni degli italiani.
Di fronte a questa situazione, che appunto non esito a definire di emergenza democratica, occorrerebbe che sinceri democratici sia di destra che di sinistra, si coalizzassero per ripristinare le regole della democrazia mettendo da parte tutte le altre differenze che indubbiamente vi sono.
Una alleanza provvisoria che dovrebbe por fine all'anomalia del berlusconismo in Italia e in tal modo irrobustire la democrazia italiana che negli ultimi tempi ha subìto notevoli picconate e forzature da parte dell'imputato Berlusconi.
Speriamo che ciò avvenga al più presto e che molti sappiano anteporre il bene comune ai propri interessi personali.
Come diceva Bartali glie tutto sbagliato
RispondiEliminaGlie tutto da rifare.
Leggendo, il contenuto dei commenti postati in svariati blog
Mi viene da dire che( Ginettaccio) a modo suo è stato profeta.
Si vuole dare vita ad una legge che permetta a 18 anni di diventare Onorevoli e/a25 Senatori
Perché non li prendiamo direttamente dall’asilo
almeno il loro cervello è ancora integro non ha subito nessun lavaggio.
Nel dopo Guerra la maggioranza del Popolo, semi analfabeta
presa coscienza si è ribellato allo sfruttamento
con lotte e sacrifici e riuscito ha risollevare L’ITALIA da le rovine di una Guerra
voluta dal regime fascista.
con i sacrifici abbiamo conquistato il diritto allo studio
per le nuove Generazioni ,annullando cosi l’analfabetismo
il suo risultato? è evidente, lo studio vi ha mandato il cervello in Tilt
impassibili vi scannate gli uni contro gli altri
favorendo cosi i vostri sfruttatori che vi stanno riportando al Medio Evo
ricordo che la classe dominante, a noi semi analfabeti di allora, usava dire Beata ignoranza
io mi sentirei di dire a voi giovani istruiti di oggi, Beata Ottusità VITTORIO