Finalmente, direte voi, o miei ventiquattro lettori e mezzo che mi volete bene. E in effetti uno spam poetico mancava da tempo. Godetevi quindi questa Notte fonda scritta per l'appunto in un momento d'insonnia del vostro gufo.
Notte fonda
Profonda e solenne è questa notte
Che nasconde ogni residuo di vita
Chiamando a raccolta un buio assai
fondo
Che invera per poco un allegoria
della morte.
Acquarello assai fosco e bigio e
sconvolto
È questo tempo che ognor si dilata
E che ingrandisce in modo cattivo
La percezione di una fine che pace
non ha.
E tu temi sempre che il sonno che
arriva
Porti con sé in un nero fardello
L’ultima ora della tua vita mortale
E che non vi sia risveglio per te.
O tu, notte mia, sii un poco più
buona
Cacciando lontano questi tristi
pensieri,
Portami in dono un sogno gradito
Che sappia di pace, amore e pietà.
Intento a sognare le tue dolci cose
Ogni paura scacciata sarà
E con luce rossa annunciante la
vita
Pian piano mattina invero verrà.
NOTTI SENZA LUNA di Roberto Marzano
RispondiEliminaNotti senza luna
racchiudono in sé
magie e segreti
che vivono in grotte sotterranee
in compagnia dei pipistrelli
appesi alle pareti umide e scoscese
fingendo di dormire
inseguono nel buio più totale
voli di insetti ritardatari
che inghiottono
con un fulmineo colpo d’ali
e un guizzar di lingua.