Questa poesia ve la lascio senza commenti.
Se volete e vi fa piacere commentatela voi.
Diversamente abile
Di certo non ho la tua destrezza
Quando mi muovo e cammino a fatica
Tentando di coprire quei pochi metri
Che in sette secondi tu invero faresti.
Ed anche le mani, le braccia la bocca,
Scioltezza non hanno ma con grande sforzo
A bada io tengo i movimenti molesti
Che mi tormentano in modo cattivo.
Diversamente abile lo sono pertanto
A giudicare da quel che io faccio,
Dai miei problemi di ogni giorno,
Da come ho bisogno del tuo aiuto fraterno.
Ma sono per certo identico a te
Quando io piango o rido o scherzo
Quando il mio cuore ama davvero,
Quando solitudine è mia amara compagna.
Nelle emozioni che fan battere il cuore,
In ciò che ho dato o preso davvero
Quel diversamente per certo scompare
Come se fosse aggettivo non giusto.
Ecco che infine per strana magia
Tutti i miei limiti non ci son più
Ecco davvero che io raggiungo
Una vera parvenza di normalità.
Molto bella. Buon anno Enrico! Nelly
RispondiEliminaGrande Enrico! Buon 2011! Gabriella
RispondiEliminaMolto vera.
RispondiEliminaMa chi non conosce non capisce quanto è vera.
Vorresti un commento? Ci sarebbe da scrivere un libro.
Nel frattempo ricambio bacini e abbraccini.
Omonima
Enry, questa è la tua poesia più bella...quella in cui davvero traspare ciò che hai dentro!!! complimenti Enry...
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