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mercoledì 20 ottobre 2010

Ripristinare le scuole speciali per i disabili?

Ovviamente il vostro gufo saggio è totalmente contrario alle classi o scuole speciali per disabili e pensa invece che una totale integrazione fra chi non ha particolari problemi e chi invece è portatore di handicap sia il primo e principale obiettivo che la scuola dell'obbligo si debba porre.
Da più parti, però, recentemente si odono dichiarazioni che vanno nel senso di un ripristino di classi o istituti speciali solo per disabili. Tali dichiarazioni sono per lo più motivate da un falso efficientismo che nasconde invece la paura per il diverso e, di conseguenza, una larvata forma di razzismo. Si dice, infatti, che in tal modo i bambini potranno studiare di più e meglio. Ma questo ragionamento cozza irrimediabilmente con i principi educativi prioritari di integrazione di cui si parlava prima. Senza contare che in tal modo mancherebbero ai bambini disabili quegli stimoli che invece vi sono nell'interagire con compagni normodotati.
C'è da dire che il governo fa di tutto per arrivare a scuole separate. Il drastico taglio degli insegnanti d'appoggio voluto dal ministro Gelmini va proprio in tale direzione, smantellando quel poco di aiuti che rendevano la scuola più amica anche a bambini con handicap grave e alle loro famiglie.
Occorre perciò contrastare con forza queste tendenze che portano verso un imbarbarimento della scuola e della società, riaffermando il valore assoluto di una  scuola veramente per tutti, ed augurando al ministro Gelmini, mamma da poco, di non dover mai mandare suo figlio a quelle scuole speciali cheì lei, magari in buona fede, avrà  contribuito a creare.
Nessuno infatti è immune dall'essere disabile, dal  diventarlio o da avere qualche amico o parente che lo è.

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