Lascio ad altri il compito di commentare in modo argomentato e perspicace la pericolosità dell'ultimo decreto governativo, il famoso decreto salva liste.
Quello che mi interessa dire è che, nell'Italia di oggi, ormai è chiaro che chi comanda, chi è potente, ha sempre ragione. E lo constato con amarezza dovuta anche al fatto che se il governo piega ai propri fini le leggi e la giustizia, vuol dire che non siamo più in un regime democratico. Se succedono queste cose significa che nel nostro paese stiamo assistendo a una lenta asfissia della democrazia.
Ed il guaio più grosso è che pare che la maggioranza degli italiani non se ne renda conto od anche giustifichi la condotta del governo.
Ogni popolo ha il governo che si merita, per cui, evidentemente, in questo momento storico, il popolo italiano vuole una dittatura, sia pure meno spietata e più accettabile di quella fascista del secolo scorso.
Dittatura dolce, quindi, ma sempre dittatura ovvero scardinamento di quei principi basilari che stanno alla base dello stato di diritto.
Spero tanto di sbagliare, ma in questo freddo marzo quel che noi stiamo vivendo appare sempre più essere proprio la nascita di una dittatura.
"Si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico". (Kenneth Boulding, Università del Michigan - in esergo al capitolo XVII dei "Persuasori occulti" di Vance Packard, pag. 171).
RispondiEliminaE come disse il recentemente celebrato Ennio Flaiano, "Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura".
Meditate, gente, meditate.
Un saluto dal vostro
Krug
persa ogni speranza nell'opposizione, non ci resta che sperare nel fato, negli extraterrestri, non avendo - in qualità di atei - fiducia nell'ira divina, che lor signori avrebbero peraltro sufficientemente provocato....
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