Ciò che ha detto venerdì scorso l'esimio Ministro dell'Interno nonchè esponente di primo piano della Lega Roberto Maroni a proposito dei fatti di Rosarno è quanto di più ignobile si possa pensare.
Mentre si assisteva ad una rivolta di poveri disperati non si sa fin dove eterodiretti e ad una reazione da parte dei civili italiani anch'essa quanto meno sospetta, il nostro ministro non trovava di meglio che prendersela per l'ennesima volta con i clandestini ignorando, ci auguriamo in buona fede ma non ne siamo sicuri, quel substrato di sfruttamento e di condizioni inumane che quegli immigrati sopportano lavorando per dieci o più ore al giorno per una manciata di pochi euro.
Vergogna, vergogna, tre volte vergogna! Non giovano al paese certe dichiarazioni che sembrano più da bar dello sport che non da titolare del Viminale e che, ancora una volta fomentano l'odio razziale ed il razzismo in questo nostro povero paese.
Il vostro gufo saggio non ha parole per esprimere la propria indignazione. Così lascia all'amico Gianfranco Uber il compito di finire questo post.
Lucidamente scrive dunque Uber:"Chiunque ha visto (il giorno prima!) in TV il servizio su come sono costretti a vivere i raccoglitori di arance di Rosarno non può essere stupito dallo scoppio della rivolta.
Non è possibile non tollerare a parole la clandestinità e tollerare invece di fatto lo sfruttamento dei clandestini.
Quanti però manterranno lo sdegno civile davanti al prossimo sicuro aumento del prezzo dei clementini?"
condivido!!
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