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giovedì 31 dicembre 2009

Buon anno dal gufo saggio


Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.


(Erri De Luca, L’ospite incallito).

sabato 26 dicembre 2009

Spam poetico: Alla vita. Di Nazim Hikmet

Passato il Natale vi propongo un bello spam poetico non mio ma del grande poeta turco Nazim Hikmet.
Si tratta di un inno alla vita, ma lascio direttamente la parola ad Hikmet senza ulteriori commenti.


Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

giovedì 24 dicembre 2009

Chiccata n. 40

Sì, lo so, dovrei scrivere un bel post natalizio, magari pieno di poesia e buoni propositi.
E invece no.
Invece vi propongo una bella chiccata, così vi metterete di buon umore, almeno si spera.
Chiccata un po' osée, ma va sempre bene.

Sapete la differenza che c'è tra la matematica e la donna?
Nessuna differenza, perchè entrambe hanno un membro, lo mettono tra parentesi, lo elevano alla massima potenza e lo riducono ai minimi termini...

Buon Natale a tutti.

martedì 22 dicembre 2009

Vincent - Don McLean

Ecco una canzone vecchia d'anni ma che mi è sempre piaciuta: Vincent, conosciuta anche come Starry, starry night,
Ve la propongo nella versione originale di Don McLean arricchita da immagini degli splendidi dipinti di Vincent Van Gogh, cui la canzone è dedicata, e postata su Youtube da tdifatta.
Buon ascolto e buona visione.

domenica 20 dicembre 2009

Il P.D.L. è il partito dell'amore

Lascio la consueta nota politica della domenica a questo istruttivo video, postato su Youtube da Ladygroove71b e preso dall'ultima puntata di Annozero.
Avrà i suoi difetti, ìMarco Travaglio, ma per me è oggi uno dei pochi giornalisti liberi in Italia.


Spam poetico: Neve

Oggi il vostro gufo regala ai suoi ventiquattro lettori e mezzo una poesia che non tratta di amori o di sesso o di odio. Lo spam poetico di quest'oggi è infatti dedicato alla magia della neve, che trasfigura ogni cosa rendendo il paesaggio fantasmagorico e fatato.
Ma, bando alle ciance, ecco l'ultima poesia del vostro gufo fresca, fresca come la neve.


Neve

Neve candida che ogni cosa
Seppellisci in bianco manto
E il reale trasfiguri
In fantasma evanescente.

Neve che tutto trasformi
E miracolo tu compi
Di immergermi in un sogno
Ovattato e inconsistente.

Neve che apparenza doni
Di un mondo assai fatato
Dove elfi, gnomi e fate
Son nascosti in ogni dove.

Neve che al primo caldo
Te ne vai timidamente;
Resta solo di te un ricordo
E nostalgia lieve e fugace.

mercoledì 16 dicembre 2009

Chiccata n. 39

Girando per internet ho trovato una battuta TREMENDA su Chuck Norris. Ve la propongo volentieri avvisandovi che è stata postata da Brizio sul sito www.welovechucknorris.it

Giocando agli indiani da piccolo, Chuck Norris ha vinto il premio Nobel per l'Apache.

Non odiatemi, per favore.

martedì 15 dicembre 2009

Quando il jazz incontrò il samba: Corcovado - Stan Getz Joao Gilberto

Nel 1964, ovvero quarantacinque anni fa, il sassofonista jazz Stan Getz incontrò il chitarrista samba Joao Gilberto. Ne nacque un disco veramente bello della Verve che fondeva perfettamente i ritmi del jazz con le sonorità del samba.
Di quel LP oggi propongo ai miei ventiquattro lettori e mezzo "Corcovado", corredato di belle foto dei musicisti.
Il video è stato postato su Youtube da DrMabuse06.

domenica 13 dicembre 2009

Berlusconi cazzottato: è giusto o no?

Il gufo saggio è persona pacifica e pertanto pensa che sia da condannare il gesto di chi ha cazzottato oggi a Milano il cavalier Banana. E' da condannare per l'atto in sè, stupido e insensato, ed anche perchè offre il destro ad una campagna contro l'opposizione al Berlusca di cui francamente se ne faceva a meni. Già si sentono i corifei del primo ministro iniziare ad alzare cortine fumogene per nascondere i molti peccati del cavaliere e farlo passare da eroe quale esso non è.
Tuttavia, accanto alla giusta condanna del gesto dello squilibrato milanese, bisogna chiedersi come mai ciò sia potuto accadere.
L'ho detto in tempi non sospetti: il premier di uno stato dovrebbe riunire e sintetizzare il proprio popolo.
Berlusconi no. Berlusconi lacera, divide, insulta, provoca,, innalzando la tensione per far dimenticare le proprie manchevolezze.
In questo clima esasperato, il gesto di un folle che ha cazzottato il Banana, aiutato anche dalle molte manchevolezze della scorta, è da mettere nel novero delle cose che possono accadere.

Berlusconi il grande

Grazie, cavalier Banana, per quello che fai per te.
Per occuparti dei tuoi problemi giudiziari facendo finta che siano anche i nostri.
Per prenderti cura delle tue faccende finanziarie fingendo che siano le nostre.
Per essere sospettato di aver accettato finanziamenti dalla mafia, perchè i soldi della stessa sono buoni e giusti.
Per le battute penose che fai, segno di umorismo alto e solenne.
Per averci liberato dai comunisti che ora esistono solo nei tuoi vaneggiamenti e nel tuo partito (vedi i vari Bondi, Cicchitto, ecc. ecc.)
Per questo clima di rissa perenne che impedisce all'Italia di affrontare serenamente le sfide future.
Per questo clima avvelenato di intolleranza razziale perchè i negri e gli extracomunitari in generale sarebbero tutti da affogare nel Canale di Sicilia,
Per tutto questo e per altro ancora, io ti ringrazio e affermo al mondo intero essere Berlusconi un grande e fulgido esempio di moderno e nuovo ammiratore della filibusta.

sabato 12 dicembre 2009

Spam poetico: Forse domani

Ed ecco, per i miei ventiquattro lettori e mezzo che mi leggono e mi vogliono bene, l'ennesimo spam poetico di questo blog.
'Forse domani' è il titolo dell'ultimo componimento del vostro gufo saggio. Ma voi, o miei lettori, vogliatemi bene oggi ed anche domani togliendo dai vostri pensieri l'avverbio dubitativo del titolo della poesia.


Forse domani

Forse domani
Il vento soffierà via
Questo nostro amore
Così fragile e bello,
Così tenue e delicato
Come boccia di cristallo
Soffiata da un mantice
Antico e consunto.

Forse domani
Più tuo non sarò
E le stelle piangeranno
Un nuovo amante
Deriso e sconfitto
Sul limitare d’una solitudine
Aspra e nera
E molesta e maligna.

Forse domani
La palla di cristallo,
Che vede e prevede
Gli eventi che saranno,
Predirà per me acuto dolore
Per il tuo abbandono
Che tanto fa male

Ma finquando il giorno
Non muoia nel buio
D’una notte invernale
Fredda e silente,
Ti prego donami
Un po’ del tuo cuore.
Fa’ che io senta
In momento fatato
Il dolce calore
Di te e del tuo corpo,
Fa’ che io m’illuda
Di averti per sempre,
Fa’ che questo amore
Disperato e crudele
Che il tempo consuma
In fatal logorio
Abbia parvenza d’eternità.
-

martedì 8 dicembre 2009

Chiccata n. 38

Da molto tempo manca una chiccata su questo blog. Ve la propongo così, nuda e cruda senza altri commenti.
Sapete perchè i Serbi non bevono caffè alla fine del pranzo?
Perchè passano direttamente dalla Macedonia al Montenegro...

Buone risate a tutti

domenica 6 dicembre 2009

Il mafioso e il Cavaliere

Spetterà ai giudici verificare se il mafioso pentito Gaspare Spatuzza dice la verità su Berlusconi e Dell'Utri. Certamente una condanna del primo ministro sulla base solamente delle dichiarazioni di Spatuzza senza riscontri oggettivi è quanto meno impropria e improvvida.
Tuttavia le cose che inquietano in questa vicenda sono due. Innanzi tutto il fatto che non appaia inverosimile un coinvolgimento del cavalier Banana in legami mafiosi almeno in una prima fase della costruzione del suo impero finanziario-mediatico. Se per esempio un pentito avesse tirato in ballo, a suo tempo, l'avvocato Agnelli, tutto sarebbe morto lì per manifesta infondatezza prima di assumere le dimensioni mediatiche del caso Spatuzza-Berlusconi.
La seconda cosa, molto più preoccupante, è che il Berlusca si sta comportando come se fosse veramente colpevole. Invece di reclamare un processo rapido e di chiarire da d0ve viene parte cospicua del capitale Fininvest, tende ad allungare i suoi molteplici processi in modo da arrivare alla prescrizione, nasconde le origini della propria fortuna e, cosa gravissima, vorrebbe abolire il reato di concorso esterno in attività mafiosa, reato che potrebbe essergli contestato qualora le dichiarazioni di Spatuzza fossero corroborate dai famosi riscontri oggettivi
E se questo non è un comportamento da persona colpevole, ditemi voi cos'è

sabato 5 dicembre 2009

Quando - Luigi Tenco

Niente mafia, niente cavaliere Banana oggi. Oggi il gufo saggio vi propone una delicata e poetica canzone di Tenco, Quando.
Sono centottantadue secondi di dolcezza e di emozioni come le sapeva dare solo lui. Spero che i miei ventiquattro lettori e mezzo gradiranno questo spam poetico in musica che oggi posto per voi.