L'anno scorso avevo commemorato il 25 aprile, festa della liberazione dal nazifascismo, con un post politico. Quest'anno lo faccio con una poesia che lascio ai miei ventiquattro lettori e mezzo il compito di giudicare. Il problema è che, affrontando tali argomenti, si rischia di essere banali e retorici.
Il gufo saggio spera di aver evitato tali pericoli.25 Aprile 1945
Di certo la guerra appena finita
È stata crudele e nera e cattiva
A fiumi il sangue è stato versato
E disperazione ha coperto ogni cosa.
In un nero incubo pietà era morta
Uccisa da ferocia aspra e malvagia
E lutti amari han coperto ogni cuore
Lasciandolo solo ed indurito dal male.
Ma oggi è festa in primavera odorosa
Perché libertà è tornata sovrana
E già ci appare nella sua lucentezza
Come stella che guida il cammino notturno.
Gloria a coloro che per essa son morti
Che mai scompaiano dalla nostra memoria
E su di loro scenda sempre l’affetto
Di noi che siam liberi sol per il lor sacrificio
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